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Lane tra i cadetti: ultimo chilometro

Il futuro del club biancorosso nell'analisi di Alberto Belloni

Ancora 24 ore e potrebbe arrivare il giorno decisivo per archiviare (quasi) definitivamente il tribolato percorso del calcio ai tempi del coronavirus. Ma sarà davvero così?

Le deluse di serie C, preoccupate che il Consiglio federale possa mettere una pietra sopra alle loro residue speranze, in settimana hanno tentato di piazzare una mina nella chiglia della barca, proponendo in tutta fretta una sessione straordinaria dell’Assemblea di Lega Pro. La Federazione ha subito disinnescato l’ordigno respingendo al mittente la proposta e affidando ogni decisione proprio all’incontro di domani.

Come i miei lettori sanno bene, sono stato tra quelli che hanno sempre buttato acqua sul fuoco dei prematuri festeggiamenti per la promozione in B del Lane. Adesso però ci siamo quasi. Vediamo perché…

Prima considerazione: dopo aver chiuso sul nascere il tentativo dei club inquieti si è proceduto ad un’iniezione di circa 5 milioni di euro a vantaggio della Terza Serie, in modo da mitigare gli effetti negativi sui clubs della pandemia. Ossigeno puro per le casse di molti sodalizi, attualmente in asfissia. Scartata definitivamente l’ipotesi di poter disputare regolarmente le partite mancanti per completare il calendario, si andrà incontro (a quanto è stato lasciato trapelare) ad una soluzione che premierebbe la classifica sul campo delle prime tre, proponendo per la quarta piazza una scelta prodotta da un algoritmo matematico a superamento della tanto contestata media ponderata. Quella che, inizialmente, pareva premiare il Carpi.

Si tratterebbe di una scelta secondo giustizia? In realtà l’unica soluzione davvero equa sarebbe stata quella di giocarsi i destini sul campo, ma in tutta evidenza non è percorribile. Come praticamente impossibile risulta la soluzione dei play off promozione. Non vedo le condizioni organizzative, finanziarie e forse nemmeno i tempi, specie considerando che un solo caso di positività in una squadra comporterebbe la messa in quarantena per 15 giorni dell’intero organico. Qualcuno immagina condizioni di regolarità, in questo quadro? Ma c’è anche un altro aspetto da tenere presente nell’ipotesi spareggi allargati (sostenuta accanitamente dal fronte delle deluse). Chi andrebbe a raccontare al Monza che il larghissimo vantaggio accumulato è stato solo uno scherzo e che adesso si riparte da zero? La Reggina, per parte sua, è 9 punti avanti al Bari.

Difficile anche in questo caso trascinarla in una coda da roulette russa. Resterebbe il Vicenza, il meno staccato dalla seconda (solo 5 le lunghezze potenziali di vantaggio sul Carpi e 6 sulla Reggiana). Ma si può immaginare un provvedimento ad hoc per i biancorossi, lasciando fuori brianzoli e calabresi? Fantacalcio…

Domani dunque si arriverà, a mio avviso, a tre promozioni dirette in B e ad un accomodamento sulla quarta. Attenzione tuttavia alle sorprese… Se l’algoritmo dovesse contenere anche parametri particolari (tipo il bacino di utenza, la storia sportiva, ecc.) c’è il rischio fondato che a beneficiarne possano essere i galletti di De Laurentis, lasciando col becco asciutto sia il focoso presidente Bonacini che gli amici della Regia.

Ultima suggestione: un coup de theatre dell’ultimo minuto escogitato dal patron Gravina. Quale? Non mi avventuro in previsioni. Spero solo che non si riveli un trabocchetto per RR, Di Carlo e compagnia. I 61 punti conquistati sul green restano l’unica certezza, l’unica realtà indiscutibile, in una stagione per tutti gli altri versi da dimenticare in fretta. Riunione difficilissima, quella alle porte, in sintesi. Nella quale non si deciderà solo la sorte del Lane, ma anche altre questioni delicate come ripresa serie A, assegnazione scudetto, retrocessioni, composizione della nuova serie B, calcio femminile ecc.

Comunque vada, sarà un’estate all’insegna dei ricorsi. Le recenti decisioni hanno eliminato alcuni gradi di giustizia sportiva e un provvedimento governativo potrebbe tagliare ancor più il contenzioso. Ma il ricorso al TAR resta come un’ombra ad aleggiare sui prossimi mesi e quindi sull’avvio delle gare 2020/2021. Che casino, ragazzi! Urge una riforma complessiva che ci restituisca un calcio senza code in tribunale, senza penalizzazioni, senza fallimenti e senza scandali. E’ chiedere troppo?

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