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Pisa - Lr Vicenza: ancora un pari per il Lane

Ma se contro la Spal era stato un punto guadagnato, a Pisa sono due punti persi. Nonostante il doppio vantaggio del primo tempo, nella ripresa il Vicenza cade due volte e concede ai toscani la divisione della posta

Migliore in campo Meggiorini, autore di un gol fantasmagorico in rovesciata. Ancora dietro alla lavagna Longo e soprattutto Gori, quest’ultimo protagonista in negativo di due grosse opportunità da gol.

Le pagelle di Alberto Belloni

GRANDI 6:  niente da fare in occasione delle due reti nerazzurre: sulla prima la stoccata letale di Vido è propiziata da un errore difensivo, sulla seconda il tiro al volo da fuori area è un fulmine che non lascia scampo. Per il resto non è quasi impegnato da un Pisa persino remissivo.

BERUATTO 6+: prova spesso a sfruttare la sua falcata per inserirsi tra le maglie dei padroni di casa, ma la fascia sinistra berica non fa troppo male agli avversari. Il suo contributo dinamico è apprezzabile, ma stavolta non riesce ad incidere con le sue conclusioni dalla distanza. Su un suo fallo la punizione al 3’ dove Beghetto coglie la parte superiore della traversa.

PASINI 6: la sua è una gara tutto sommato positiva, guastata però irrimediabilmente dall’incertezza sulla quale si fa letteralmente “fumare” da Vido che si invola e conclude magistralmente con una traiettoria a giro. Subito ammonito ad inizio gara. Sul secondo gol, è fuori a farsi medicare la zucca ferita.

VALENTINI 6+: chiamato a non far rimpiangere Padella soffre un po’ nei primi 20’, concedendo agli avversari qualche tiro da fermo. Nel complesso però la sua è una partita senza errori di rilievo, aiutato da una squadra di casa che non ha certo brillato per aggressività e concretezza.

CAPPELLETTI 6,5: spinge nel primo tempo, che non a caso è la parte migliore della prestazione dei suoi. Prova a concludere al 6’ ma senza la necessaria convinzione. Suo l’invito a Dalmonte per il vantaggio. Tenta di imitare Meggio con una gran rovesciata in area al 72’ ma non trova il pallone. Prova ancora di testa al 77’ ma senza fortuna. 

ZONTA n.g.: dura fino al 13’ quando prende una zuccata micidiale dal portiere pisano e deve uscire anzitempo.

(CINELLI 6): si vede poco ma vero è che il centrocampo biancorosso tiene testa agli uomini di D’Angelo anche nel secondo tempo, quando la squadra di casa prova ad accelerare.

AGAZZI 5/6: un gran lavoro in mezzo ma senza accendere mai la luce. Mi conferma la personale convinzione che l’ex livornese possa dare il meglio se impiegato da mediano piuttosto che da mezzala. Così è sprecato…

(VANDEPUTTE 6): qualche giocata interessante anche se non decisiva. Un tentativo su palla da fermo al 70’ con deviazione in corner. Un paio di iniziative tra il 76’ e il 79’ ma nessuna preoccupazione per i nerazzurri.

DALMONTE 7: l’allenatore lo lancia in una posizione che non gli è proprio naturale ma lui non fa nemmeno in tempo ad orizzontarsi che rifà capolino il vecchio problema al ginocchio. Nonostante il guaio, trova l’estro per la proiezione e il tiro vincente. Certo il portiere Gori gli dà una mano ma la sua prontezza al tiro è degna di nota. Poi si deve arrendere all’infortunio e prendere la via degli spogliatoi.

(GORI 4): ancora una volta (dopo la Spal) potrebbe regalare la vittoria ai compagni, ma sbaglia due facili occasioni da rete, in particolare quella del ’69 nella quale letteralmente grazia il Pisa. E sarebbe stato il 2-.3. Dal quale difficilmente i toscani avrebbero potuto uscire. Ancora una delusione in un campionato da dimenticare.

GIACOMELLI 6: pur non facendo mirabilie si guadagna la pagnotta con un impegno encomiabile, cercando di dare un po’ di velocità alla manovra. Buona la sua azione al 31’ e qualche traversone messo in mezzo. Latita in fase conclusiva ma non fa mai mancare il contributo di filtro e di pressing.

(NALINI n.g.): la bella notizia è rivederlo in campo. Lo scampolo di partita di per se non dice molto. Solo un buon cross al 73’.

MEGGIORINI 8: prendete il filmato della partita al 32’, fermate il fotogramma, poi incorniciatelo e attaccatevelo in camera sopra al letto. Si tratta di un gioiello calcistico che attraverserà i tempi, come la rovesciata di Gigirriva da Leggiuno sul green del Menti, quarantanni fa. Avrà i suoi anni, mostrerà i suoi limiti di tenuta, ma parliamo di un fuoriclasse per la categoria. Quando esce, l’attacco del Lane è da Borgorosso Fubol Club… Spiace dirlo, ma è la cruda realtà.

(LONGO 4,5): fa un po’ meglio del compagno di reparto solo perché non ha sulla coscienza i gol sbagliati. Tuttavia la sua attuale pochezza sta tutta nel goffo tentativo di realizzazione del 89’ nel quale colpisce il pallone alla Mai Dire Gol, mandandolo verso la bandierina… Da salvare, invece, l’assist a Gori, poi buttato al vento.

MISTER DI CARLO 5: parte con un certo raziocinio, nonostante in pochi capiscano l’ennesimo turno ver. Il primo tempo, in effetti gli dà ragione, nonostante gli infortuni. Poi la squadra si impaurisce e il timoniere entra in confusione e perde la rotta. Lascia il 4/3/1/2 e passa al 4/4/2 e poi al 4/3/3, toglie Meggio, tiene in panca Lanzafame preferendo Gori e Longo e lascia sul campo tre punti che sarebbero stati ossigeno vitale nel turno in cui vincono quasi tutte le dirette concorrenti. Stavolta il blasone e l’enorme debito di riconoscenza che Vicenza gli deve non bastano a cancellare le perplessità dei tifosi. Con il Pisa il Lane ricade nei vecchi errori e adesso deve preoccuparsi. Si chiamasse Serena o Colella, gliele perdonerebbero tutte?

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