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Pescara-Vicenza: punti fondamentali per entrambe, ma fuori dal campo sarà festa

Non è una partita come le altre. Le due tifoserie sono legate da uno dei più antichi e solidi gemellaggi d'Italia ma la posta in palio, per entrambe, è alta. Il Pescara cerca l'allungo sulle altre mentre il Vicenza deve allontanarsi dalla zona pericolosa della classifica

L'anticipo della venticinquesima giornata di campionato di serie B tra Pescara e Vicenza, che andrà in scena venerdì sera allo stadio Adriatico, ha tutti i crismi per non essere considerato una partita come le altre. Le due tifoserie, si sa, sono legate da una lunga amicizia. Un gemellaggio che nel corso degli anni è andato oltre i risultati del campo che, per la verità, nel recente passato sono stati poco propizi ai colori biancorossi, e che spesso hanno sancito un campionato maiuscolo per una squadra, in corrispondenza di uno pessimo per l'altra. Dal dopoguerra a oggi le strade delle due squadre, in campionato, si sono incrociate in terra abruzzese in 18 occasioni con un bilancio di 9 vittorie biancoazzurre, 7 pareggi e 2 sole vittorie del Vicenza.

IL PRONOSTICO

LE VITTORIE: I biancorossi non vincono all'Adriatico dalla stagione 1999/2000. Si tratta del campionato di serie B, vinto a mani basse dal Vicenza allenato da Reja, che chiuderà al primo posto in classifica con 61 punti. A Pescara il 15 novembre 1999, arriva una delle poche vittorie esterne di una stagione ottima ma costruita soprattutto con i successi al Menti. I tre punti arrivano con il minimo scarto (0-1) grazie al gol di Viviani. I biancoazzurri chiuderanno la stagione a metà classifica. Ancora più lontana la vittoria precedente che è datata 26 febbraio 1978. Il campionato è quello di serie A e il Vicenza si impone per 2-1 grazie ai gol di Rossi e Lelj dopo che il Pescara era passato in vantaggio con Repetto. La squadra di G.B. Fabbri chiuderà la stagione al secondo posto dietro alla Juve scudettata, mentre gli adriatici retrocederanno mestamente in B con l'ultima posizione in classifica.

Vicenza_Pescara semifinale-2LE SCOPPOLE RECENTI: Nove, come si diceva le sconfitte del Vicenza in terra abruzzese e limitandoci ai risultati dell'era "Cassingena", sono ben 5 nelle ultime 6 partite giocate, con risultati alcune volte decisamente pesanti. Si inizia con un sonoro 4-0 nella stagione 2004/2005 (reti di Mariniello, Lo Nero e doppietta di Giampaolo) rifilato dai padroni di casa al Vicenza di Viscidi. A fine stagione sarà retrocessione per entrambe le squadre (con i biancorossi che perdono i playout contro la Triestina) ma entrambe saranno poi riammesse in serie B a seguito dell'illecito del Genoa, retrocesso all'ultimo posto e del fallimento della Salernitana. Nella stagione successiva il Vicenza torna a casa con un'altra secca sconfitta (3-1) che il Pescara di Maurizio Sarri infligge ai biancorossi di Camolese. Di Bonfiglio, Cammarata e Matteini i gol degli abruzzesi, mentre Cherubini aveva siglato l'illusorio parziale pareggio biancorosso. Sarà un mediocre campionato chiuso con la salvezza per ambo le compagini. La sconfitta peggiore però dopo un "normale" 1-0 subito nel 2010/2011, arriva l'anno successivo quando il Pescara di Zeman, alla fine primo in classifica con ben 83 punti, rifila un eloquente tennistico 6-0 al Vicenza di Cagni, che in seguito retrocederà dopo i playout con l'Empoli (venendo successivamente riammesso in B per la retrocessione d'ufficio del Lecce in Lega Pro). Una doppietta di Insigne e i gol di Sansovini, Immobile e Nielsen uniti all'autogol di Pisano suggellano una delle peggiori sconfitte della storia del Vicenza.

LA SCORSA STAGIONE: Due i precedenti relativi alla scorsa stagione tra Pescara e Vicenza all'Adriatico. In campionato i biancorossi di Marino impattano 2-2 riuscendo a raggiungere per due volte i padroni di casa, prima con Cinelli che pareggia il vantaggio di Melchiorri, poi con Cocco, che al novantesimo va a bersaglio vanificando il gol di Brugman segnato sette minuti prima. Le due formazioni si ritrovano di nuovo nei playoff per la A di fine stagione e stavolta i biancoazzurri fanno loro la gara di andata grazie ad un rigore realizzato all'87 da Memushaj per atterramento di Sansovini ad opera di Vigorito. La vittoria sarà decisiva per il passaggio in finale dei pescaresi che al ritorno pareggiano 2-2 al Menti.

“Non importa se serie B o serie A, fratelli per l’eternità” era uno degli striscioni che campeggiava in curva pescarese nella gara di andata. Alla fine sarà di nuovo serie B per entrambe le squadre, ma il Pescara di oggi sta riprovando ad inseguire il sogno, mentre per il Vicenza si tratta dell'ennesima stagione avara di grandi gioie. Allora sarà "fratelli coltelli" per un'altra volta, ma solo sul campo. Fuori la vita è un'altra cosa.

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