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Palermo - L.R. Vicenza: le pagelle di Alberto Belloni

Obbiettivo Coppa Italia maggiore sfumato ai rigori al Barbera che ha visto i biancorossi compatti e per nulla intimoriti dalla corazzata rosanera

L’obiettivo principale della spedizione biancorossa in Trinacria era quello di rassicurare i tifosi sulla consistenza del gruppo e sulla sua vocazione a lottare in campo. Quello secondario, provare a fare un colpo gobbo per proseguire l’avventura nella Coppa Italia maggiore. Sfiorato quest’ultimo traguardo, gli uomini di Colella hanno convinto tutti che la squadra c’è e che non si fa intimorire nemmeno da una corazzata come il Palermo, club che non nasconde ambizioni di pronto ritorno nella massima serie.

LE PAGELLE

In vantaggio per due volte, il Vicenza si è fatto prima raggiungere e poi battere nella lotteria dei rigori, uscendo tuttavia a testa alta dal Barbera. Venendo ai singoli, proviamo a stilare una pagella riassuntiva, che tenga conto dei giudizi degli inviati di tre quotidiani, uno siciliano, uno vicentino e uno nazionale.

Partiamo dalla difesa: un bel 7,5 a Grandi, non solo per le buone parate ma anche per il rigore neutralizzato; sulle fasce Bianchi Davide 6+, Stevanin 6+. La coppia di centrali ha tenuto bene nei 120 minuti ma ha ha subito due gol di testa fotocopia l’uno dell’altro, entrambi con inserimento dello stopper avversario: dunque Bizzotto 6+ e Pasini 6. Promossa la linea di interdizione: Zonta 6,5, Bianchi Nicolò 6,5 e poi Zarpellon 6+ e Laurenti 6. Ottima la prestazione di Giacomelli, che gli vale un 7 abbondante, così come il 7 spetta a Tronco; più in ombra Curcio, 5,5, il quale deve ancora trovare condizione e giuste misure. Davanti un 6 a Maistrello, che ha trovato chiusi tutti i corridoi. Un 5,5 infine a Gashi, soprattutto per aver buttato al vento il penalty che avrebbe fatto la differenza. Un bravo ovviamente a Colella, che ha evitato di fare le barricate e, pur subendo a lungo il predominio rosanero, non ha mai rinunciato alle ripartenze.

E IL FUTURO? 

Un LR Vicenza, convincente, dunque, nonostante fosse orfano di due tasselli che il mister ritiene fondamentali per arrivare alla quadratura del cerchio. Nella zona nevralgica del campo, quotazioni in salita per Proietti, che sa di essere chiuso a Pescara e dunque potrebbe avvicinarsi a via Schio già nel corso della settimana. Molta più incertezza invece sul fronte bomber, con i nomi in lizza che restano i soliti, ma ancora con tanta differenza tra domanda ed offerta. A tener banco, intanto, è l’azione giudiziaria promossa da alcuni ex biancorossi contro l’operazione a margine del fallimento che ha portato all’acquisto del ramo d’azienda e conseguentemente al benservito arrivato agli ex dipendenti.

Dopo Romizi, ecco spuntare altri candidati alle arene giudiziarie. Mi sembrava infatti strano che Iron Nick Ferrari e altri (disoccupati o meno) non si unissero alla “battaglia del grano” sotto l’egida AIC. Niente di scorretto dal punto di vista procedurale, intendiamoci, ma un ennesimo segnale che alla fine, sfrondati tutti i contorni romantici e strappalacrime, ciò che conta per il professionista è solo la tutela del suo portafoglio. Lo capisco, lo approvo persino, ma mi fa sorridere pensando a certe dichiarazioni di solo qualche mese fa…

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