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Mondiali 2014, Italia: Maggio in bilico per la convocazione

A causa dell'infortunio che l'ha colpito a marzo, il difensore di Montecchio Maggiore potrebbe non rientrare tra i 23. Se la gioca con De Sciglio e Darmian. Tutti i dubbi di Prandelli

Se i tasselli fondamentali sono già definiti, è ancora da completare il puzzle azzurro di Cesare Prandelli, che nei prossimi giorni, dovrà sciogliere la riserva sui 23 giocatori che prepareranno le valigie per partire alla volta del Mundial 2014. Tra i 31 pre-convocati, sette rimarranno a casa e, secondo le dichiarazioni di Prandelli, molte scelte verranno fatte dopo il test con l’Irlanda di sabato 31 maggio.

Secondo i bookmakers chi rischia più sono Mattia Destro, Giuseppe Rossi, Lorenzo Insigne, Andrea Ranocchia, Christian Maggio, Ignazio Abate, Manuel Pasqual, Alberto Aquilani, Marco Verratti e Antonio Mirante.

PORTIERI  Mirante è il più sicuro tra i non convocati, in favore di Mattia Perin, protagonista di uno straordianario campionato nel Genoa.

DIFESA Più ingarbugliata è la situazione nella retroguardia azzurra. Il ballottagio tra Ranocchia e Paletta, potrebbe essere vinto da quest’ultimo. Sulle fasce la situazione è più complessa: a causa della stagione ricca di infortuni, per Christian Maggio potrebbe non esserci spazio, soprattutto vista la presenza ingombrante di De Sciglio e Darmian, due giovani talenti che hanno inanellato grandi prestazioni nel campionato appena concluso. I bookmaker sembrano però favorire leggermente il vicentino. Altra motivazione alla base dell’incertezza tra Pasqual e Abate. Se per il primo, anche ai tempi in cui Prandelli allenava la Fiorentina, non c’è mai stato feeling tra il ct e l’esterno. Nel caso di Abate pesano le scelte di Seedorf che raramente l’ha preferito sulla fascia destra al Milan.

CENTROCAMPO Aquilani sembra sia stato sorpassato nelle preferenze di Prandelli da Parolo, finalmente del tutto esploso. Altro discorso per Verratti, che pur essendo molto stimato nel suo club, il PSG, e in Francia sembra chiuso in nazionale da un centrocampo ormai rodato e di sicura resa, quello formato da Pirlo, Montolivo e Marchisio.

ATTACCO Nel reparto offensivo regna l'abbondanza. Con l’esplosione di Immobile, la vena realizzativa di Destro e la straripante forma di Cassano, Prandelli dovrà compiere necessariamente delle scelte dolorose. La prima sembra essere la rinuncia a Insigne, che nonostante sia stato fulcro del suo Napoli, non trova spazio negli schemi tattici del mister azzurro. Per quanto riguarda il capocannoniere dell’ultimo campionato di serie A, Immobile, sembra sicuro il suo posto ai mondiali a discapito di Destro. La situazione più spinosa e che tocca più da vicino il cuore di tutti i tifosi italiani è il ballottaggio tra Cassano, che ha trascinato il suo Parma in Europa League, e Rossi, il cui talento non si discute. 

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