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Il Medagliere Biancorosso: Padova-Vicenza

Difficile premiare qualcuno dopo il deludentissimo epilogo del match clou all’Euganeo. Ma ci proviamo…

ORO: Matteo STOPPA. Gioca solo lo spezzone finale della gara ma in occasione del gol  è protagonista di un gesto tecnico da incorniciare. Sulla palla che gli arriva dalla sinistra, capisce che aspettare il rimbalzo potrebbe far sfumare l’occasione. Così calcia di prima intenzione e ne cava fuori un missile aria/aria che non lascia scampo a Donnarumma. Poi non combina altro di rilevante, ma la fattura sopraffina del gesto giustifica da sola il gradino più alto del podio

ARGENTO: Freddy GRECO. Forse non è brillante come in altre occasioni nella fase d’attacco, ma sul piano dinamico è un uomo ovunque. Cuce la manovra con intelligenza, indovina l’azione giusta sul pareggio e si conferma un pendolino inesauribile sulla fascia di competenza. Una specie di Pippo Filippi dei nostri tempi. Quando esce tutto il Vicenza perde intensità e profondità.

BRONZO: Franco FERRARI. Combatte dal primo all’ultimo minuto, non sempre con lucidità ma senza mai perdere il vigore agonistico. Si dimostra anche uomo assist, con un paio di palle interessanti e nel secondo tempo confeziona un quasi gol con una botta micidiale dalla distanza sulla quale deve superarsi il portiere biancoscudato. E ora non è nemmeno lontano parente del pachidermico giocatore visto in precampionato.

MEDAGLIA DI LEGNO: Francesco BALDINI. Al quale stavolta, per la prima volta da quando siede sulla panchina del Lane, va appuntata sul petto la non invidiabile onorificenza. E non per la sconfitta, che a Padova può anche starci o per la scelta di giocare a tre dietro, ma per una gestione tattica poco comprensibile dopo il pareggio. Fino a quel punto il suo Vicenza aveva retto il confronto. In certi frangenti era persino piaciuto più del Padova. Ma i cambi in corsa hanno nettamente premiato Caneo. La squadra biancorossa, con i nuovi innesti, è uscita subito dalla partita e i padroni di casa hanno via via accentuato la loro supremazia. Il gol della vittoria, così, è sembrato un po’ a tutti la logica conseguenza della nuova situazione. Succede a tutti di sbagliare. Da uomo intelligente e tecnico preparato, il mister farà tesoro di questo passo falso.

Citazione: Riccardo CATALDI. Dopo in triplice fischio è andato in lagrime a salutare i 2500 dell’Euganeo. Sono questi piccoli particolari, apparentemente insignificanti, che danno invece il polso del carattere di squadra e della forza del gruppo. Il passo falso è una delusione cocente per tutti, ma il campionato è ancora lunghissimo. Bisogna ritrovare subito gli occhi di tigre che sono mancati nell’ultima parte del derbino

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