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Martedì, 16 Aprile 2024
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LR Vicenza - Südtirol: dalla sconfitta il Lane che sarà?

Renzo Rosso ha un sogno e a Terni la squadra può realizzarlo

Parafrasando Erich Seagal e Love Story si potrebbe scrivere: che cosa si può dire di una squadra che subisce 5 azioni in area e becca 4 gol?

Purtroppo questo è stato il Vicenza di ieri, poche storie. Non ha nemmeno giocato malissimo ma si è suicidato concedendo al SudTirol una serie di ripartenze che hanno fatto sembrare i tirolesi come il Barcellona.

La difesa biancorossa è attualmente un colabrodo,

lo dicono i numeri, mica il commentatore. Di peggio hanno fatto solo Virtus Verona e Teramo. Eppure la retroguardia del Lane è sostanzialmente quella che l’anno passato a Bassano è risultata tra le migliori della stagione. Colpa del centrocampo, dirà qualche superesperto… Non fosse che ieri anche il pacchetto centrale era tutto ex giallorosso, con Zonta, Salvi e N. Bianchi.

E allora? Per notare quanto la retroguardia berica abbia mostrato limiti di tenuta non era necessario aspettare la gara con gli uomini di Zanetti. Nel reparto c’è qualcosa da sistemare e certe magagne saltano fuori in particolare quando manca il caposaldo della linea Maginot e cioè Bizzotto. Sotto osservazione, in particolare, l’efficacia della copertura quando arrivano traversoni dalle fasce laterali (ieri quella presidiata da Tait è stata decisamente letale per Mantovani & C.).

Non è facile indicare la strada per ritrovare impermeabilità. Forse può bastare un ricompattamento dei ranghi con gli uomini a disposizione. Più probabilmente serve un intervento di mercato, che faccia arrivare in riva al Bacchiglione un altro elemento di rinforzo, magari uno che abbia nello stacco aereo il suo punto di forza. E a proposito di rinforzi, il passo falso interno ha riproposto l’opportunità di contare su un regista di ruolo nella fascia nevralgica del campo.

Non è che la sconfitta coi bolzanini sia figlia di un predominio ospite in quella zona, ma il altre partite, soprattutto quelle più bloccate, con tanti uomini dietro alla linea della palla, la mancanza di uno che accende la luce con qualche invenzione in profondità, s’è sentita più volte. E De Falco, che pure è ottimo elemento d’ordine e di gestione palla, non ha certo le caratteristiche di un Pirlo. Ulteriore questione gettata sul tavolo dopo il 2-4 rimediato al Menti, riguarda la posizione di Curcio. Ad Alessio viene chiesto di lavorare in due fasi. Ma mentre in quella di raccordo e di aiuto alla copertura l’ex Arzachena non ha mai demeritato, nell’altra, cioè il supporto offensivo, il suo contributo è stato sin qui inferiore alle aspettative. E siccome si tratta di un giocatore di buon livello, capace di assicurare al Lane un certo valore aggiunto, compito di Colella diventa quello di trovare per lui una posizione diversa da quella che palesa di non gradire troppo. Una soluzione potrebbe essere quella di portare il giocatore una ventina di metri più avanti, come giocava l’anno scorso in Sardegna. Ma ci penserà il mister, al quale non servono consigli, soprattutto da uno come me che è stato mediocrissimo calciatore dilettante e oggi non ha pretese di capirne di calcio più dei professionisti di settore. Resta la questione punta. Arma è perfettamente in grado di coprire il ruolo ad altissimo livello.

Emergenza calciomercato

E’ tuttavia necessario porsi adesso, senza aspettare l’emergenza, la questione di un Vicenza costretto per eventi imprevedibili a fare a meno del suo bomber. Sia Maistrello che Razzitti (per quel poco che si è potuto vedere) non hanno caratteristiche tecniche e di posizioni assimilabili in qualche modo al franco/marocchino. Si tratta di uomini d’area che fanno della forza fisica la loro caratteristica migliore. Augurandoci che Rachid possa terminare il campionato senza intoppi, è peraltro il caso a gennaio di intervenire per assicurare alla squadra un’alternativa coerente. Un attaccante dalle caratteristiche diverse, capace di affiancarlo nel caso di una prima linea a due ma anche a sostituirlo nel caso di indisponibilità. Penso ad un elemento ancora giovane ma che abbia già dimostrato di poter andare in doppia cifra nella categoria, perché al calciomercato si farà il Lane di oggi ma soprattutto quello di domani.

La buona notizia è che tutte le osservazioni si qui avanzate sono già nella mente di Renzo Rosso. Il patron intuisce che la fase storica è quella giusta: c’è finalmente la società, c’è un gruppo solido su cui lavorare, c’è l’entusiasmo dei tifosi, c’è la vicinanza con le istituzioni e con il mondo imprenditoriale. Per questo ha annunciato che non si tirerà indietro se servisse di metter mano al portafoglio per i due e tre acquisti necessari a provare il salto fin da quest’anno. E Seeber sta già lavorando a questo. Non fosse possibile, avrebbero intanto già intrapreso il primo passo di quella programmazione triennale che, nei suoi sogni, è premessa per accedere in fretta alla Cadetteria. I giocatori potrebbero fargli un bel regalo, in modo da rendergli più digeribile il brutto rospo ingoiato in settimana: andare nella tana della regina del torneo, la Ternana, consegnando alle cronache un Vicenza tosto, combattivo e micidiale. Gli umbri sono una corazzata, ma si può fare. Eccome. Come diceva Martin Luther King: we have a dream…

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