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Prove concluse: ora si fa sul serio

Archiviata anche Vicenza-Salus Legnago sul 4-3, con reti beriche di Giacomelli (rig.), Vandeputte, Meggiorini (rig.) e Gori

Il Vicenza batte di misura anche il Legnago in una gara ricca di gol e povera di bel calcio, chiudendo così la fase di precampionato in attesa dell’esordio in serie B, sabato in quel di Venezia. Brutta partita, si diceva, nella quale il Lane.2, rinforzato da Rigoni, Pontisso, Giacomelli e Vandeputte ha faticato non poco per domare i veronesi, nonostante i due penalty di cui ha beneficiato. Difesa non sempre puntuale nelle chiusure, centrocampo spesso lento e macchinoso, attacco non certo da blitzkrieg. Ed è detto tutto. Ma veniamo subito alle pagelle.

PIZZIGNACCO 5: il portierino stavolta non si è espresso sui precedenti livelli. Il primo gol degli ospiti, in particolare, è arrivato su un lunghissimo traversone di Ricciardi dalla destra della Salus. Lo spiovente, praticamente senza pretese, si è infilato beffardo alle spalle del portiere. Roba da oggi le comiche, insomma… Ma la vita continua! GERARDI 6: esordio da 17enne, con qualche responsabilità sull’ultimo gol degli ospiti.

BRUSCAGIN 6: prestazione onesta ma niente di più. Sulla sua corsia ci sarebbe voluta molta più spinta ma il fresco vincitore del gol più bello della C si è limitato al compitino, potendo fare assai di più. Corso di recupero.

PASINI 6: assente Bizzo, gli toccava fare la chioccia ad un compagno di reparto che era praticamente il Remigino della squadra. Ha coperto come meglio ha potuto ma i tre gol subiti in casa contro un avversario di serie minore coinvolgono anche lui.

FANTONI 5: il mister lancia nella mischia questo diciottenne dal fisico eccellente ma con esperienza quasi a zero. Ed infatti il giovane centrale soffre moltissimo gli avversari, specie nel primo tempo, dimostrando di dover ancora mangiare tanta polenta.

BARLOCCO 4,5: una giornata da dimenticare per l’esterno difensivo. Sbaglia praticamente tutto quel che c’è da sbagliare, facendo spesso perdere la pazienza anche a quel Giobbe dell’allenatore. Visto il Beruatto spaziale di ieri è facile capire come si possa strutturare la gerarchia per il ruolo.

VANDEPUTTE 6: pessimo primo tempo, nel quale incorre in una serie di errori inspiegabili per un giocatore con la sua classe. Nella ripresa, quando si sposta spesso al centro a fare il trequartista, il talento esce fuori. Bella la sua rete al 34’ dopo un break sui trenta metri. Ma da lui è lecito pretendere di più...

PONTISSO 6/7: sta studiando per diventare un centrocampista da serie A. Gioca un sacco di palloni e quasi tutti con sapienza. Tiene unito il centrocampo, cercando di dare la velocità nelle ripartenze che manca per poter far male agli avversari. Va due o tre volte al tiro, ma senza fortuna.

RIGONI 5,5: il vicecapitano è giocatore che se sta bene diventa un valore aggiunto fondamentale per la squadra. Se non è al 100% della condizione, però, mostra i limiti di un’età non più verdissima. Sagacia tattica, esperienza da vendere, ma anche un passo compassato che farà fatica a confrontarsi con squadre Duracell. Secondo tempo giocato praticamente sul posto…

GIACOMELLI 6: qualche buon movimento ma senza troppa continuità. Va più volte alla conclusione, realizza con sicurezza il primo penalty, confeziona l’assist per il quarto centro del Lane, ma non indovina certo la sua miglior partita, specie quando va alla conclusione personale.

GORI 5,5: primo tempo inguardabile. Meglio nella ripresa, dove trova la posizione e segna anche il punto della vittoria. Peccato che in zona Cesarini sballi il facile tiro che poteva regalare ai biancorossi la “manita”. Da rivedere.

MEGGIORINI 5: ecco un altro signor giocatore che al momento fatica a dimostrare il suo talento. Entra dagli 11 metri nel tabellino marcatori, ma per il resto appare fuori dal vivo del gioco. Nel primo tempo va vicino di testa alla prodezza personale, ma per il resto il taccuino del cronista resta desolatamente vuoto.

Entrano per la cronaca anche TRONCHIN e ISSA, per onor di firma. Chiudiamo con due battute strappate al patron Renzo Rosso (presente allo stadio con il presidente Stefano): “Un’emozione. Erano 7 mesi che non mettevo piede al Menti. Siamo ancora nella fase di preparazione, ma credo che la nostra sia davvero una buona squadra!”

Prendiamo per buona la sua parola, in attesa che i 90’ al PierLuigi Penzo dicano sabato venturo una prima parola chiarificatrice sulle ambizioni della formazione di Mimmo Di Carlo. 

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