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Il punto di Alberto Belloni: sei tasselli importanti per un Lane da serie B

A promozione avvenuta già circolano i "rumors" sulle prime mosse di mercato partendo da una domanda: che cosa serve al Vicenza per l'avventura nella Cadetteria? 

Inebriati dai fumi dell’alcool, dopo la notizia della promozione del Lane in serie B, abbiamo lasciato in sospeso la valutazione sulla consistenza della rosa biancorossa sul palcoscenico maggiore e l’analisi delle prime mosse di mercato in via Schio. Più che di mosse, dovremmo parlare di un timido “testing the waters”, di indiscrezioni raccolte qua e là nell’ambiente pallonaro. Rumors, insomma, più che mosse vere e proprie. Com’è peraltro normale in un momento come questo, nel quale l’interminabile telenovela del calcio mercato è ancora lungi dall’entrare nel vivo. Torniamo dunque alla domanda che mi è stata posta ieri: che cosa serve a questo Vicenza per poter affrontare con successo l’avventura nella Cadetteria?

Per poter solo tentare di rispondere al quesito, occorre subito capire che cosa si attende la proprietà dal campionato 2020/2021. L’idea è quella di approntare una squadra capace di acciuffare il mantenimento della categoria, possibilmente senza troppi patemi d’animo? Oppure i programmi di RR sono diversi e prevedono di attrezzare un gruppo in grado di puntare ad obiettivi più ambiziosi? Di provare, magari in un triennio, il doppio salto, tanto per non girarci attorno. Nella prima ipotesi, a mio parere, a Magalini non serve tanto lavoro. Con due o tre ritocchi appropriati, l’organico potrebbe già affrontare l’avventura. Visto il lotto concorrenti alla corsa salvezza, la struttura della squadra condotta da Mimmo Di Carlo ai vertici della Lega Pro potrebbe non sfigurare. Se invece l’obiettivo è più ambizioso, allora la campagna di rafforzamento diventa più impegnativa e densa di incognite. Proviamo a tracciare una road map, senza voler rubare il mestiere a nessuno.

Partiamo da un portiere, visto che probabilmente Albertazzi non sarà più della partita. Servirà un estremo difensore esperto ed affidabile, magari non giovanissimo, ma che dia garanzie sia di poter fare il vice Grandi che di fungere da chioccia per il giovane Pizzignacco, sul quale la società punta molto. E siamo a uno. In basso a destra c’è bisogno di un ottimo terzino da affiancare a Bruscagin e che rispetto all’ex veneziano, possa assicurare una maggiore capacità di spinta. E siamo a due. A sinistra, confermando Liviero, potremmo anche essere già a posto.

Buona la copertura anche tra i centrali di difesa, dove la conferma di Pasini come rincalzo dietro alla coppia regina Padella/Cappelletti spinge Bizzotto ad un ruolo secondario. In zona, però, il Vicenza vorrebbe attrezzarsi ancor meglio. Di qui la richiesta di informazioni sul giovane ma già affermato difensore del Milan, Matteo Gabbia. Il ragazzo, anche se solo ventunenne, ha già dalla sua una lunga trafila nelle nazionali giovanili e vanta un esordio in serie A e in Europa League. Può giocare come mastino in marcatura ma è in possesso di un tasso tecnico così importante da potersi proporre come alternativa a Luca Rigoni, in un ruolo, quello di centromediano metodista, che si attaglia poco agli altri centrocampisti biancorossi.

Ed eccoci a tre. Nella zona nevralgica del campo Mimmo è già ben coperto (con Pontisso, Cinelli, Zonta, Zarpellon e forse Scoppa). Sarebbe però indispensabile l’aggiunta di un giocatore dalle caratteristiche diverse: il regista di cui spesso si è parlato. Un giocatore fosforico capace di dettare i tempi giusti per le ripartenze e di trovare varchi in profondità per le punte. Il nome che arriva subito sulla punta della lingua (giusto per esemplificare) è quello di un Di Gennaro. E il conto sale così a quattro. Sulla corsia alta di sinistra, il rinnovo di Giacomelli metterebbe il Lane in una botte di ferro, con l’accoppiata Nalini/Jack. Qualcosa invece andrebbe fatto dalla parte opposta, dove si impone il solo Vandeputte.

Ecco dunque che il Vicenza pare aver messo gli occhi, a quanto sembra, sul gioiellino belga Alexis Saelemaeker, ventunenne ex stellina dell’Anderlecht e pure lui di proprietà del Diavolo. Si tratta di un ragazzo molto veloce, che deve migliorare in zona gol ma già ai vertici nella classifica degli assist. Predilige operare a destra ma è in grado di esprimersi bene anche dall’altra parte. Cinque. Infine c’è la questione dell’attacco, dove se ne va Saraniti ed è incerta la sorte di Guerra e Arma. Almeno uno dei due (se non entrambi) potrebbe guadagnare un posto come rincalzo. Ad integrare l’intoccabile Artigliere Marotta, sarà necessario provvedere ad un acquisto col botto. Per recitare da protagonisti in serie B servono gol, molti gol. Nella stanza dei bottoni del Lane ci si sta già muovendo in questo senso e i nomi affiorati sono ormai noti: Riccardo Meggiorini, Daniel Ciofani e Lamin Jallow. Sui primi due non ci sono molte parole da spendere.

Si tratta di cannonieri di categoria la cui storia parla da sé (per il “musso” 19 gol nelle ultime 5 stagioni, addirittura 44 per l’ex frusinate, già rincorso dal Vicenza in passato). Più interessante ancora, a mio avviso, è la figura del gambiano ex Salernitana. Mentre i due citati sono uomini d’area, l’africano è una seconda punta velocissima e molto mobile, che può svariare su entrambe le ali senza rinunciare al gol. Da questo punto di vita, pertanto, potrebbe adattarsi ad un doppio impiego. Come vice Marotta in un 4/3/3 o come spalla per il Barba in un 4/4/2. E’ più giovane (26 anni contro i 35 e 34 degli altri due) e probabilmente costa anche meno. E siamo arrivati così a 6 nuovi ipotetici acquisti.

Naturalmente andrà valutata la sorte di giocatori in bilico (Tronco, Bianchi ecc.), la cui partenza potrebbe aprire varchi ad arrivi minori o alla promozione di ragazzi dalle giovanili (Mancini?). Il gioco del fantacalcio berico è aperto. I tifosi possono divertirsi a dire la loro. Chi non può permettersi di sbagliare è il bravo Giuseppe Magalini, che sin qui ha dimostrato di saper calibrare le scelte tra fattore umano e fattore tecnico. Buon lavoro al DS…

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