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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Vicenza in B? Lo dicono per gufare

Il punto di Alberto Belloni, aspettando il verdetto dalla stanza dei bottoni

Week end in arrivo e nessuna certezza per i tifosi del Lane i quali vorrebbero tanto sapere se l’anno prossimo sarà o meno serie B. C’è almeno qualche elemento nuovo emerso in questi ultimi 3 o 4 giorni di calcio chiacchierato? Più no che sì, in verità. Sì, perché martedì, nel testo del decreto legge il governo ha inserito un titolo importante teso a limitare l’abuso di ricorsi, dando nel dettaglio maggiori poteri alla Federcalcio e soprattutto dimezzando i gradi di giudizio, che passano da 4 a 2. Si potranno infatti impugnare le decisioni relative ad annullamento, prosecuzione o conclusione dei campionati solo avanti al Collegio di Garanzia dello Sport oppure al TAR. Inoltre ci saranno in primo grado solo 7 giorni per ricorrere e poi 15 per la decisione finale, con gradino estremo al TAR del Lazio/Consiglio di Stato.

Quindi, in sintesi, niente più passaggi per la Giustizia Federale (Tribunale e Corte d’Appello). Ma anche no, perché per il Vicenza e le altre in attesa di certezze cambia per il momento poco o nulla. L’orientamento nel Consiglio Federale di mercoledì prossimo (il condizionale e più che d’obbligo) potrebbe essere il seguente: portare regolarmente a termine la serie A (nonostante le contestazioni di alcune squadre, di calciatori e medici); la B, in attesa di un Protocollo specifico sugli allenamenti di gruppo, dovrebbe andare verso una soluzione a tavolino; quanto ai Dilettanti, sembrano avviati ad uno stop definitivo. Per la serie C il discorso risulta ancora più complesso e indefinito.

Dalla stanza dei bottoni uscirà probabilmente un no alla proposta della Lega Pro sulla promozione d’ufficio delle prime tre classificate e sul criterio della media ponderata della quarta (ipotesi ferocemente osteggiata da alcune società, in primis Reggiana e Bari). Difficile dire a vantaggio di quale altra soluzione. Le deluse vorrebbero giocare un raggruppamento di play off (al quale si sono dichiarate pronte, oltre alla Regia e ai galletti, anche Carrarese, Monopoli, Novara, Pontedera, Padova, Ternana).  Ma spareggi solo per il quarto biglietto in Cadetteria oppure coinvolgendo anche Monza, Vicenza, Reggina e Carpi? Mistero… E in quest’ultimo caso (così come in quello, ben più arduo da immaginare, dell’azzeramento dell’intera stagione) chi andrebbe a spiegare al Benevento (coi suoi 20 punti di vantaggio tra i Cadetti) che fin qui abbiamo scherzato, oppure al Monza (che nel girone A di Terza Serie di lunghezze in più ne ha 16)? Per quanto riguarda il Vicenza, in ultima analisi, le certezze stanno a zero.

E il parere dell’Assemblea di Lega Pro a questo punto vale come il due di spade quando la briscola va a denari. Il nostro calcio sta navigando a vista, in un mare tempestoso sul quale si può dir tutto e il contrario di tutto. Tra l’altro, le nostre ambasce di serie C diventano ben poca cosa in mezzo ad un pasticcio normativo generale al cui interno ancora grossi temi sono in attesa di soluzione: vi cito solo l’ipotesi di quarantena di tutta una squadra nel caso di positività del singolo (il cosiddetto modello tedesco di emarginazione del singolo è inapplicabile nel quadro nella nostra normativa nazionale), la responsabilità penale dei medici sociali nella gestione della salute collettiva e la definizione precisa della cosiddetta “bolla” cioè la blindatura dei Centri Sportivi in costanza di Corona Virus, ecc. Come dire che al momento siamo davvero nel marasma più totale.

Farà chiarezza, finalmente, l’atteso Consiglio Federale del 19 o 20 maggio? Viste le grandi differenze di posizione, lasciatemi il beneficio del dubbio. In una recente trasmissione di un’emittente televisiva padovano cui sono stato invitato come opinionista, nel sottopancia del mio intervento scorreva la scritta “Vicenza con un piede e tre quarti in serie B”. Ho raccomandato per l’ennesima volta (come i miei lettori ben sanno) una somma prudenza nell’annunciare promozioni. Il Lane non è in serie B e non è nemmeno sicuro che ci possa andare, almeno a tavolino. Accontentiamoci (ma è davvero poca cosa) del riconoscimento arrivato in quella sede dagli stessi biancoscudati e cioè che gli uomini di Mimmo Di Carlo sono stati i più convincenti nelle 27 gare disputate. Grazie, ma non serve ad una beata mazza ai fini pratici, intendiamoci. E volete proprio sapere cosa vedo nella sfera di cristallo? Beh, ai play off io sono allergico. E gli ultimi ricordi in materia mi fanno ancora girare i cabbasisi come le pale degli elicotteri di Apocalypse Now. C’è bisogno che aggiunga altro…?

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