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Trofeo Santagiuliana, il punto di Alberto Belloni: «5 gol del Lane per ricordare "Fonso"»

Battuto in amichevole il Legnago. Arma sugli scudi con una tripletta. Le pagelle della partita di sabato

Giudizi senza voti per Vicenza-Legnago, un po’ perché lo sparring partner non autorizza a valutazioni troppo approfondite e un po’ perché il caldo africano del Comunale di Caldogno ha condizionato in modo evidente le prestazioni dei singoli. Cinque volte in gol i biancorossi: Al 6’ Arma svetta di testa su cross di Bianchi, al 23’ è la zucca di Bonetto ad andare in cielo su un corner di Tronco, al 46’ rete di Arma che spara a fil di palo dopo una ribattuta della difesa, ancora Rachid al 52’ con un delizioso pallonetto che scavalca il portiere ospite e centro conclusivo di Guerra ben imbeccato da Giacomelli. Ecco il dettaglio sui protagonisti:

ALBERTAZZI e PIZZIGNACCO: spettatori non paganti sotto al solleone, visto che i veronesi non provano nemmeno a far male

LIVIERO: freno a mano tirato, si vede poco in fase di spinta sulla fascia

PASINI: ordinaria amministrazione per il capitano

BONETTO: anche lui poco impegnato dagli avversari

PESSOT: il giovane difensore gioca tutta la ripresa in modo ordinato

BIANCHI: ecco uno che sfrutta bene l’opportunità concessagli nell’amichevole. Battaglia con impeto sulla fascia e porta su un gran numero di palloni, alcuni dei quali pericolosi.

PONTISSO: piuttosto convincente come vertice basso del rombo di Mimmo. Rispetto a Scoppa, è attualmente una soluzione che garantisce maggiore grinta e dinamismo. Ma forse il giovane ex Udinese perde qualcosa nella posizione di centromediano metodista.

ZONTA: gli tocca di tappare i buchi sulla destra o sulla sinistra ma il biondo è essenzialmente un centrale e si vede che accetta il sacrificio senza poter rendere come vorrebbe

TRONCO: si adatta a fare il terzo di centrocampo, facendo tutto sommato il suo dovere dove il mister lo piazza.

ZARPELLON: da trequartista puro lascia intuire di poter fare con maggiore costrutto questo ruolo rispetto a Giacomelli. Ogni tanto cava dal cilindro una giocata delle sue, ma è spesso con le mani nei fianchi e lento nel dar via la palla, segno che fisicamente non è ancora al meglio.

OKOLI: non ha nei piedi il dribblig vincente, non è uno scattista e non pare nemmeno possedere un DNA da bomber. Ma ha solo 19 anni e probabilmente è ancora alla ricerca di un’identità calcistica.

ARMA: un altro con la valigia in mano, ma che cerca di darsi da fare per convincere la società che in giro non c’è granchè di meglio di lui. Piazza tre stoccate vincenti ed in generale è quello che prende più sul serio l’impegno.

SCOPPA: gioca 45 minuti e conferma le perplessità sin qui sollevate. La tecnica c’è e si vede, ma quando prende palla l’azione rallenta e si fa involuta. Probabilmente è anche un problema di condizione fisica da migliorare.

GIACOMELLI: la voglia di far bene è tanta, ma in quella posizione è come una bomba con la miccia bagnata. Lui, che è una vera mezza punta, dà il meglio dalla trequarti in su e stando largo. Delle due una: o si abitua alla svelta al nuovo ruolo, oppure rischia di intristirsi.

GUERRA: pochi minuti per confermare che non è al meglio, proprio come nella prima parte del campionato scorso. E’ un giocatore fondamentale e il Lane deve ritrovarlo alla svelta.

EMMANUELLO: questo è un giocatore che ha i mezzi per fare la differenza ma sin qui si è visto poco. Sta sulla zona sinistra e traccheggia, senza mai accendere la luce. Bisogna dargli tempo per crescere, perché ha la stoffa da protagonista.

Poco da dire su Bizzotto, Curcio, Cinelli, Padella, Marotta, Barlocco e Cappelletti, protagonisti di uno scampolo di partita. Buona l’affluenza di pubblico, stimabile in circa 500 spettatori, per questa 24° edizione del Memorial Santagiuliana, creato dal figlio Antonio per ricordare papà Alfonso, bandiera del Vicenza e terzo giocatore della storia societaria per numero di presenze con la casacca biancorossa.

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