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Verso LR VIcenza-Fano: il punto di Alberto Belloni

Si avvicina il match di domenica 28 aprile al Menti. La partita sarà il primo vero tassello dell'impresa finale

A non aver paura di portar sfiga, si potrebbe affermare che l’obiettivo play off è ormai vicinissimo e potrebbe essere raggiunto già domenica, approfittando di un turno abbastanza agevole per il Lane (partita interna contro il fanalino di coda Fano) e piuttosto difficile per le inseguitrici (scontro diretto Sambenedettese/Gubbio, con il Giana impegnato a Pordenone e il Teramo in casa degli alabardati).

CAMBIO DI MARCIA: CHI L'HA VISTO?

Fermo restando, tuttavia, che i punti necessari il Vicenza dovrà conquistarseli sul campo e non sul tabellino del cronista, la vera preoccupazione per i tifosi biancorossi è rivolta alla tornata degli spareggi. E’ chiaro un po’ a tutti che è difficile sperare di superare scogli come la Triestina, il Feralpi o il Monza ma pure le stesse SudTirol, Imolese, ecc., giocando come il Lane ha fatto a Ravenna e in altre recenti uscite. Il cambio di marcia, chiesto da Colella, ancora non si è visto ed è chiaramente legato al rendimento di pedine importanti come Martin, Salviato e Arma o al consolidamento dei segnali positivi arrivati da altri giocatori di peso, tipo Cinelli, Curcio e Guerra.

Il calcio non è una scienza difficile. Lo diventa solo se alle variabili sportive si aggiungono le varie componenti del business moderno: economia, politica, immagine, dinamiche sociali ecc. Per il resto gli elementi in gioco sono i tre fondamentali, cioè movimento, organizzazione e tecnica. Li ho elencati in quest’ordine perché si può competere con pochi talenti all’interno di un gruppo che macina chilometri ed è ben registrato. Al contrario fa poca strada chi avrà pure qualche elemento di classe ma manca poi di coesione e di dinamismo sul campo. Il Vicenza di RR targato 2018/2019 non sembra formazione dai piedi finissimi ed è strutturalmente orfano di un vero regista di ruolo.

OBBIETTIVO: METTERE FINE ALLA MALEDIZIONE DEL MENTI

Per poter competere, quindi, dovrà mettere in difficoltà i più dotati avversari sul piano della corsa e degli automatismi. Sin qui ci è riuscito solo a tratti, ma nei play off questa diventerà una conditio sine qua non. Lo sappiamo noi. Lo sa Colella, anche se non lo dice espressamente. E lo sa il patron, anche se magari si infastidisce per certi ragionamenti che considera tradimenti della causa comune. Da lì, infatti, è nato quella specie di neologismo pallonaro che è stato battezzato come “aura di negatività”.

Sono posizioni preconcette che ciascuna componente deve sforzarsi di abbandonare in vista di un obiettivo comune che per il momento deve considerarsi miracoloso ma che strada facendo potrebbe rivelarsi alla portata della Nobile Provinciale. In fondo, la coda degli spareggi è un campionato a sé stante, nel quale le squadre possono contare solo relativamente su ciò che hanno ottenuto nella stagione normale. Si ricomincia, se non da zero, al massimo da tre, come diceva Troisi. E a proposito di tre, iniziamo magari domenica con una vittoria che metta fine alla maledizione del Menti, la quale, pur essendo meno esiziale di quella di Montezuma, ha ormai scassato i delicatissimi cabbasisi del popolo del Menti. Sarebbe in effetti il primo vero tassello per l’impresa finale…

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