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Vicenza-Empoli: 0-2, doppio inchino davanti alla regina

Il Lane sconfitto al Menti dalla Capolista. Le pagelle di Alberto Belloni

Nel primo tempo la capolista Empoli domina il campo e il Lane barcolla come un pugile suonato andando al riposo sull’1-0. Nella ripresa però, con l’ingresso di Vandeputte e soprattutto di Lanzafame la musica cambia ed è il Vicenza a farsi preferire. I biancorossi colgono un palo con Bruscagin ed hanno una grande occasione con Rigoni. Sono però i toscani ad andare ancora in rete su rigore (inesistente) a tempo scaduto. Molti dubbi nel primo tempo per un fallo in area su Zonta a parti invertite, non ravvisato dal mediocre Pairetto. 

GRANDI 6: all’8’ riesce a deviare sul palo il tiro di Bejrami ma nulla può sul tapin di Mancuso. Al 19’ si disimpegna bene sulla punizione di Stulac. Altro buon intervento su Ricci al 23’. Al 49’ si oppone al tentativo di La Mantia. Al 96’ esce con tempismo sui piedi di Matos lanciato in solitaria: la scelta del tempo è buona e sempre arrivare per primo sul pallone. Non la pensa così Pairetto Junior che assegna il penalty. La partita è già finita e il tiro dagli 11 metri è solo una formalità, ma ancora una volta il Lane paga dazio alla mediocrità delle giacchette nere (ora gialle).

BRUSCAGIN 6,5: al 68’ va vicinissimo al pareggio con un bolide che si stampa sul palo e rimbalza sul corpo di Brignoli. Otto volte su dieci la sfera si insacca alle spalle del portiere, stavolta no. Dalla sua parte l’Empoli non trova terreno fertile, nemmeno nel primo tempo quando domina il gioco.

PASINI 6: tutto sommato la difesa berica regge onorevolmente l’impatto della corazzata di Dionisi. Nella prima parte di gara balla la taranta ma è più la forza degli ospiti che la pochezza della nostra retroguardia. Nel secondo tempo prende le misure e regge il confronto.

CAPPELLETTI 6-: all’8’ non riesce a contenere lo scatenato Bejrami il cui tiro finisce sul palo. Ancora in difficoltà al 22’ sul travolgente Mancuso. Una buona copertura al 37’ che sbroglia una situazione difficile. La Mantia e Mancuso sono due brutte bestie: 23 gol in due parlano da soli. Che fatica!

BERUATTO 5: in occasione dell’1-0 sul pallone respinto dal palo resta a dormire il sonno dei giusti mentre l’avversario mette nel sacco. Al 37’ va in bambola sull’irresistibile albanese ma un compagno rimedia. Prova il tiro dalla distanza al 67’ ma impatta su un compagno. Forse la sua peggiore prestazione in biancorosso.

AGAZZI 5: se c’era in campo, nessuno se n’è accorto. Ha provato a controbattere le micidiali folate dei biancazzurri ma senza risultato. Mai visto in zona avanzata. Continuo a pensare che possa dare il meglio come centromediano metodista, ma Mimmo non è d’accordo con me.

(VANDEPUTTE) 6: il suo ingresso conferisce ai biancorossi maggiore velocità e intraprendenza. Pur senza fare mirabilie, dà l’impressione di essere sulla strada di un lento ma continuo recupero di forma. Speriamo bene. Ammonito per un fallo inutile.

PONTISSO 5,5: altro illustre desaparecido del centrocampo del Vicenza. Per una cinquantina di minuti Stulac & C. prendono a sberle i nostri nella zona centrale e in fascia laterale. Poi viene sostituito e la squadra ne trae giovamento. Poco da salvare nella serata al Menti.

(CINELLI) 6: niente di eccezionale ma il suo apporto dà più spessore alla zona nevralgica del campo

RIGONI 5/6: al 94’ gli arriva un ghiotto pallone quasi a tu per tu con l’estremo difensore ospite: prova la girata ma spara sulle mani protese del portiere. E’ l’unico vero lampo in una gara in cui cerca di mettere ordine tra i suoi e di arginare lo strapotere della capolista. Trova un po’ di efficacia nell’ultima parte della partita ma anche la sua prestazione risulta sottotono.

ZONTA 6/7: al 25’ si infila in area ed è fermato in modo probabilmente irregolare da Terzic. L’ineffabile signor Pairetto non vede. Al 78’, nell’ennesimo rientro in copertura, salva sulla linea un gol sicuro, scardinando il cuoio dai piedi di Haas. Anche in un ruolo che non gli si confà trova il modo di rendersi utile alla causa. Inesauribile.

(JALLOW) n.g.: se è entrato in campo, nessuno se n’è accorto. Eppure s’è fatto i capelli gialli per farsi notare… Urge la Sciarelli e “Chi l’ha visto”!

LONGO 4: il mister gli dà l’ennesima chance ma la risposta è sempre quella: desolante. Forse la società sta cercando disperatamente di giustificare i soldi spesi e i tre anni di contratto, ma il risultato sembra quello del famoso marito che per far dispetto alla moglie… La sua presenza in campo sta tutta racchiusa nel tentativo di proiezione che abbozza nel secondo tempo: inciampa sul pallone, si dribbla da solo e infine stramazza come morto. No comment…

(GORI) 5: all’85’ unico squillo, peraltro stonato, con un tiro che va in Curva Sud. Poi trova il modo di farsi ammonire. La minestra è sempre quella, purtroppo.

GIACOMELLI 5,5: al 49’ perde una palla pericolosa su Terzic dando origine ad un break pericoloso di La Mantia. Sembra condizionato dalla diffida e la sua presenza in campo non è nemmeno lontana parente delle ultime prestazioni stellari. Mai al tiro, mai un assist, troppo spesso a terra a reclamare falli. Non è il Jack che conosciamo.

(LANZAFAME) 6/7: appena entrato al 62’ cerca il tiro a rientrare impegnando severamente il portiere toscano. Il suo ingresso sul terreno di gioco non solo cambia il volto del Vicenza ma produce cacarella nell’Empoli, che infatti progressivamente alza le barriere e si protegge. Si poteva farlo entrare già dall’inizio? Mimmo sceglie la strada della prudenza.

Mister DI CARLO 6: in vista delle prossime due partite contro dirette concorrenti, l’allenatore decide di non schierare gli acciaccati e quasi tutti i diffidati. Probabilmente la sua tattica era mirata a tenere in equilibrio la gara nei primi 45’ e poi provare a mettere in difficoltà gli avversari. L’Empoli invece travolge il suo schieramento con la forza dei primi della classe, che vanno al riposo col minimo vantaggio ma lo scarto poteva essere più ampio. Nella seconda parte di gara cambia alcuni uomini e anche modulo e riesce a spaventare la capolista. Credo che l’incontro di oggi vada valutato solo nella prospettiva del trittico. Mimmo ha fatto una scommessa e la sconfitta di oggi potrebbe essere il prezzo da pagare per avere un Vicenza più gagliardo e qualitativo a Cosenza e poi col Pescara. Almeno questo è quello che tutti si augurano. Sufficienza di stima, quindi, In attesa di verifica.

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