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Mercato Lane: spende più chi spende meno?

Il punto di Alberto Belloni

Il calciomercato sonnecchia (e non solo a Vicenza). Chiacchiere tante, notizie poche, affari conclusi quasi nessuno (e non solo in casa Vicenza). Bisogna dunque occuparsi degli “sleepers” cioè di giocatori accostati al Lane ma senza ombra di conferma ufficiale. Tutto tace sul fronte portiere, così come per la casella del centrale di difesa, ruolo che vede Simone Canestrelli in testa alla lista della spesa del Mago, ma oggetto di una specie di asta cui partecipano, oltre ai biancorossi, anche Monza, Pisa, Pordenone e Perugia. Difficile che Magalini la spunti.

Si lavora anche molto sulle caselle terzini, sia da un lato che dall’altro. Sul fronte sinistro, dove potrebbero non esserci più Beruatto e neppure Barlocco, i candidati annunciati sono diversi. In questo momento si parla con insistenza di un terzino del Venezia. I lagunari, neopromossi nella massima serie, devono rinforzare la squadra con elementi da serie A e potrebbero dunque rinunciare a qualche elemento presente nella Cadetteria. Di terzini sinistri ne hanno due: il ventiquattrenne GianFilippo Felicioli, scuola Milan (con alle spalle tutte le Nazionali Giovanili), in scadenza di contratto (il cartellino dovrebbe costare circa 500.000 euro) e l’altro che risponde al nome di Giacomo Ricci, scuola Livorno, un anno più giovane del collega, di proprietà del Parma e con contratto ancora per un anno. Il costo è più basso, circa la metà. Una curiosità: nel 2015 ha vestito la maglia dell’AltoVicentino.

Per la corsia opposta il nome più gettonato è Matteo Saccani, giovane del 2001 cresciuto nel Sassuolo, nel mirino di Ascoli, Perugia e Benevento. I buoni rapporti di via Schio con i ramarri potrebbero far cadere la scelta su Vicenza, magari per un prestito con diritto di riscatto. Due elementi interessanti in questa posizione si sono fatti luce nel Legnago: il già da noi citato Ricciardi (di proprietà dell’Ascoli) e il ventenne Alessandro Zanoli, con un cartellino (del Napoli) che vale 250.000 euro. Per il centrocampo segnalo invece un’opzione interessante, cui il DS berico farebbe bene a dare almeno un’occhiata. Si tratta di Elvis Kabashi, 27 anni, del Renate. Parliamo di un centromediano metodista che è quotato attorno ai 200.000 euro. Ha assaggiato solo in una partita (da giovanissimo, nel 2014 con il Pescara) la Cadetteria, con il resto della carriera in serie C, indossando ultimamente la maglia del Renate, dove ha disputato due campionati (61 presenze) impreziositi da 7 reti ed entrando nelle grazie del selezionatore albanese, Edy Reja. Oltre che il regista arretrato, il suo piede buono gli consente di agire anche da mezzala sinistra e da trequartista.

Ruoli in cui si è distinto per la qualità degli assist. Nella zona nevralgica del campo, in ogni caso, il Vicenza dovrà operare molto, visto che si va verso la non riconferma di Agazzi e di Cinelli (in odore di SudTirol). Quanto all’attacco, archiviato positivamente il contratto per Lanzafame e con buone possibilità di rivedere Jack Giacomelli, pare con le valige in mano Nalini mentre resta tra color che son sospesi Jari Vandeputte, al quale io personalmente concederei una prova di appello dopo la deludente stagione scorsa. Il presunto rinforzo più gettonato del momento è Emmanuel Riviere del Crotone, che è un amore di ritorno in quanto è stato oggetto dell’interesse di Di Carlo anche l’anno passato. Viene catalogato come attaccante centrale ma è più una seconda punta. Ha fatto molto bene nel 2019/20 a Cosenza, dove ha segnato 13 volte in 31 gare, ma nell’ultimo campionato di A in Calabria ha giocato meno (20 presenze) andando a centro solo 1 volta. Se guardiamo al suo tabellino storico (sviluppato soprattutto in Francia ed Inghilterra), l’impressione è che abbia un buon fiuto per il gol ma che non sia un bomber vero.

In generale val forse la pena di fare un ragionamento approfondito sulla prima linea. L’anno scorso si è rinunciato al top player desiderato dal mister (parliamo di Forte) per un mero discorso di prezzo. In alternativa si sono poi portati a casa 5 giocatori che tutti assieme non hanno raccattato il bottino dell’arancioneroverde, senza il quale il Venezia sarebbe verosimilmente finito vicino al Lane in classifica. La domanda è dunque: spende di più chi spende poco? Stefano Rosso ha annunciato che la società intende investire sul mercato una cifra più importante che nel recente passato. E questa è una buona cosa. Ma quanto più importante? Faccio un esempio. Se si volesse portare a casa un La Mantia (ma potrei dire Paloschi o altri) ci si chiamerebbe fuori dall’asta non appena il prezzo decolla? La dirigenza punta ad una gestione oculata, si sa. Ma un investimento capace di portare alla serie A si paga da solo.

C’è poi, per concludere, il discorso giovani. Quelli del vivaio e quelli da prendere dalle società minori. Alcuni baby di casa nostra sembrano già pronti al salto (e non mi si parli di inesperienza, vista la messe di millennials che l’Europeo sta mettendo in vetrina). Poi sarà necessario andare a pescare anche in C o in D, puntando su elementi di prospettiva. E’ un rischio? Certo che lo è… Ma ad ingaggiare Locatelli o Bastoni son capaci tutti. Bravi sono quelli (come fa abitualmente il Citta, tanto per non andar lontani) che vedono i talenti prima degli altri. La classiche perle nel fango. E allora forza Mago… Per far dimenticare il Trio Meravigliao ti bastano un paio di colpi di bacchetta magica!

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