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Lane, mistero di Fatima e "bomba" Paloschi

Settimana chiusa per il mercato dei lanieri con la sola sorpresa relativa all’affare Meggiorini. Per il resto, continua la calma piatta

I campionati di A e di B, ancora in corso, non facilitano certo le contrattazioni. Prendete il caso di Biasci, che ha spinto coi suoi gol il Carpi su per la china dei play off. Ve la vedete la società emiliana dar fiato ad eventuali voci di cessione, col rischio di disturbare il momento magico dell’interessato? In attesa di giorni più “movimentati”, credo di far cosa gradita ai lettori, schematizzando ruolo per ruolo la situazione del Vicenza prossimo venturo. Tra i giocatori tirati in ballo nelle settimane precedenti, ho accantonato quelli che si sono già accasati (tipo Di Gregorio, Crisetig ecc.) o quelli per i quali, dopo un primo accostamento al Lane, non ho poi accertato alcun successivo riscontro sulla stampa specializzata (vedi Ciofani, Ardemagni, Saelemaekers, Marsura ecc.). Ne esce in questo modo un quadro generale che, se non esaustivo (la campagna acquisti/vendite durerà fino a tutto settembre), mi pare utile per cominciare ad immaginare come potrà essere il Lane 2.2 della famiglia Rosso. Naturalmente molto dipenderà dal modulo che il mister intenderà attuare nella sua nuova avventura. Anche qui ci sono diverse ipotesi, tutte a loro modo rispettabili. Nella mia tabella, ho ipotizzato un 4/4/2, schieramento un po’ più prudente del solito, vista la diversa caratura degli avversari. Ma sarà così?

GRANDI

Dopo i nomi col botto, i candidati per affiancarsi al portiere dell’anno scorso, ricontrattualizzato quest’anno, sono molteplici. Abbandonati i vari Viviano, Di Gregorio ecc. restano così nella lista Stefano Minelli (fresco di 26 presenze a Padova), Ivan Provedel (26 anni, ultima stagione con 8 gare alla Juve Stabia), Luca Lezzerini (25 anni, di recente 24 presenze al Venezia), Alberto Andrea Paleari (28 anni, nello scorso campionato 28 presenze col Cittadella) e l’ex berico Enrico Alfonso (4 partite in serie A al Brescia l’anno passato).

BARLOCCO

Confermatissimo l’ex piacentino, autore di un ottimo campionato. Verso l’addio invece Liviero. Tra i possibili nuovi acquisti per integrare la fascia mancina: Emanuele Valeri, Marco Sala, Pietro Beruatto e Nicolò Corrado. Tante chiacchiere ma poche certezze, comunque. Tuttavia qualcosa andrà fatto di sicuro.

PADELLA & CAPPELLETTI

Intoccabile il duo dei record difensivi. Si è parlato del possibile arrivo, come rinforzo di lusso, dell’ex biancorosso (dal Frosinone, dove è stato 25 volte presente in campo) Nicolò Brighenti. In questo caso potrebbe lasciargli spazio capitan Bizzotto, il quale troverebbe facilmente posto in una buona formazione di C. In seconda linea c’è Pasini, che ha meritato il salto di categoria.

BRUSCAGIN

Anche l’ex lagunare s’è guadagnato sul campo una nuova chance nella categoria superiore. Davide Bianchi invece pare destinato ad altri lidi. Il candidato come alternativa a destra potrebbe essere Davide Zappella (24 partite al Piacenza come centrocampista esterno) oppure Lorenzo Del Prete. (svincolato dal Trapani; per lui nella stagione scorsa 15 gare giocate). Senza dimenticare l’eterno sogno proibito costituito da Fabien Tait, che avrebbe i numeri per giocare sia alto che basso.

NALINI

Le impressioni più recenti danno per probabile l’addio di Giacomelli, quindi servirà un alter ego all’ex Crotone nel ruolo di esterno sinistro alto. Le candidature sono quelle di Alessio Di Massimo (il quale viene da 22 presenze e 4 centri nella Sambenedettese) e Alessio Da Cruz (15 presenze e 5 gol nell’Ascoli e poi fine stagione con nessuna presenza in Inghilterra a Sheffield). Ma andrà via davvero, Jack o c’è da aspettarsi il coup de theatre (pur permanendo il Quarto Segreto di Fatima sulla firma, qualcuno ha annunciato in queste ore un riavvicinamento delle parti)?

CINELLI

Una certezza. Ma il giocatore ha avuto qualche richiesta (dal Palermo) che il Vicenza alle dovute condizioni potrebbe anche prendere in considerazione. Più facile tuttavia che Di Carlo non intenda privarsene. Nel ruolo di centrocampista aggiunto il nome più interessante per vestire la maglia biancorossa è quello di Grigoris Kastanos (16 partire in B a Pescara nel 2019/20). Un costruttore di gioco, il cipriota di scuola Juve, che rappresenta ciò che maggiormente può somigliare oggi al un classico regista avanzato.

RIGONI

L’elemento più prestigioso della nostra rosa è stato subito blindato anche per il prossimo anno. Il suo ruolo (davanti alla difesa) è forse il più difficile da interpretare, vista la scarsità di elementi adatti in giro per il mondo. Tra i nomi fatti, quello del (quasi) inarrivabile Gabbia del Milan, nato difensore centrale, che sta studiando proprio da centromediano metodista.

VANDEPUTTE

Il belga rimane un punto imprescindibile dello scacchiere di Mimmo. Sulla corsia esterna di destra la squadra ha però mostrato in passato poche alternative di ruolo. I candidati usciti strada facendo, per fortuna, non sono pochi. Quello più intrigante è Luca Siligardi, che ha anche il pregio della duttilità, potendo coprire anche la fascia sinistra ed eventualmente disimpegnarsi come seconda punta. Ma è ghiotto anche il boccone Manuel Marras, estroso fantasista ex Livorno, pure lui con le stesse caratteristiche in varie zone dell’attacco. Altre ipotesi emerse: Jonathan Biabany (11 presenze a Trapani in B), Mirko Antonucci (2 presenze in A con la Roma e poi sfortunata parentesi al Victoria Setubal) e Francesco Mezzoni (17 partite e un gol tra Carrarese e Pontedera)

MEGGIORINI

Quasi definita la trattativa per il forte attaccante ex Chievo (mancano solo le firme). Si tratta, com’è noto, di un attaccante che in carriera ha segnato con una certa regolarità (23 marcature negli ultimi campionati con la maglia del Chievo) ma che resta una seconda punta. Con il suo arrivo il Vicenza dovrebbe però chiudere un buco di una trequarti che potrebbe anche essere orfana del golden boy Zarpellon, meritevole di un’occasione vera da titolare, facendo perdere forza ai nomi sin qui succedutisi (Jallow, Moreo ecc.). L’ex clivense potrebbe rappresentare infatti il secondo puntero che sta nel taccuino di Magalini, oppure essere il guastatore che agisce alle spalle del primo bomber, partendo da dietro.

MAROTTA

Nessuna discussione. Per il momento è lui il terminale offensivo del Lane di serie B. Ma basterà per affrontare un torneo difficile come quello cadetto? In B necessitano attaccanti da doppia cifra e potrà esserlo l’Artigliere per l’intero cammino? In via Schio ci credono ma ritengo vogliano premurarsi nel caso che Barbagol possa per qualche motivo incepparsi. L’identikit del nuovo attaccante è presto fatto. Serve uno che vada in gol, spesso e con tutti i mezzi. Un ariete che sappia difendersi nell’area piccola e che sia spietato nel cogliere qualsiasi occasione. Tra tutti i nomi balenati nell’etere ce n’è uno che per caratteristiche fisiche e caratteriali potrebbe incarnare particolarmente bene il vice Marotta. Sto parlando di Massimo Coda (fin qui a Benevento). Costa molto, ma anche altri papabili hanno ingaggi consistenti (Giannetti e Forte, ad esempio). Quello per il cannoniere aggiunto, sarà il sacrificio economico più alto che al club berico toccherà fare. Altrimenti si troverà costretto a ripiegare su nomi interessanti, ma ancora non del tutto affermati. E’ il caso di Giacomo Raspadori (4 partite in A col Sassuolo), Simone Mazzocchi (23 partite e 10 gol col SudTirol), Marcello Trotta (14 volte in campo con 2 centri tra Frosinone e Ascoli) e il bassanese Luca Vido (20 presenze e 2 stoccate tra Crotone e Pisa).

LA BOMBA ALLA MAURIZIO MOSCA

Nel silenzio assordante della settimana, ieri un botto mica da poco. Voci di mercato hanno segnalato un interessamento del Vicenza all’ariete Alberto Paloschi. L’attaccante ha alle spalle un inizio di carriera da ragazzo prodigio quand’era al Parma. Poi molto Chievo in serie A (42 gol in 5 stagioni). Dopo un intermezzo all’Atalanta, tre anni in massima serie con la Spal (9 reti) e infine nel gennaio scorso il trasferimento in prestito al Cagliari (tre sole presenze in campo e zero successi personali). Si tratta di una prima punta naturale, un bomber vero, anche se negli ultimi anni il suo smalto è parso un po’ ossidato. Ha 30 anni, un contratto fino al 2012 ed è in cerca di un riscatto dopo i mesi isolani, nei quali Zenga proprio non lo vedeva. Il suo difetto più grosso è il costo. Pare infatti che l’ultimo contratto viaggiasse sui 600.000 euro. Probabilmente troppo per un Lane che punta a tenere a livello il costo medio degli ingaggi, evitando l’effetto moltiplicatore legato a stipendi record. Tuttavia i suoi 69 gol in serie A e le 29 presenze con la maglia azzurra (condite da 29 gol tra Under 21 e 23) potrebbero rappresentare il sogno proibito di via Schio.

Le neopromosse Monza e Reggina, intanto, stanno spendendo, come se gli “euri” li stampassero in cantina. Le deluse dagli spareggi vorranno di sicuro attrezzare un gruppo per riprovare immediatamente il salto. Senza contare le retrocesse dalla serie superiore, che arriveranno in Cadetteria con organici da serie A. Il Vicenza ha la forza di un gruppo consolidato nel gioco e nello spogliatoio. Ma visto che dovranno essere (probabilmente) 8 o forse 9 (tra prime scelte e riserve) i puntelli da aggiungere all’organico, il lavoro duro al Mago Giuseppe certo non manca…

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