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Juve Stabia Vicenza, Breda: "Domani sarà battaglia"

L'allenatore biancorosso a 360° alla viglia del match con le "vespe", tra rosa da sfoltire, nuovi da integare e un Vicenza da costruire: "Non andremo al risparmio e lo spirito di gruppo non ci manca"

Queste alcune dichiarazioni rilasciate dal tecnico Roberto Breda nel corso della conferenza stampa di presentazione della sfida contro la Juve Stabia.

"Sono molto soddisfatto del mercato e mi piace il gruppo che ho a disposizione. L'importante è l'atteggiamento. Lo spirito comune è quello di giocatori pronti a mettersi in discussione e con la volontà di fare bene. Siamo in tanti, mi dispiace non per me ma per coloro che rischieranno di trovare pochissimo spazio. Non è facile andare sempre in tribuna. Loro lo sanno che, nel rispetto di tutti, ci sono delle priorità da seguire. Non è un problema mio, ma per quei ragazzi che avranno difficoltà magari a vedere il campo".

"Pinardi è un giocatore evoluto, tatticamente intelligente e può fare sia la seconda punta che la mezz'ala, sia a destra che a sinistra. Malonga non disdegna il sacrificio e non si tira indietro. Ma questo atteggiamento vale per tutti i nuovi arrivati. Per un tecnico questo è un bel gruppo da allenare".

"La vittoria sul Cesena è importante perché ci da tranquillità e venendo da una stagione tribolata, con innesti nuovi prende maggior forza anche la mia proposta di gioco. Quello che dico può essere più facile da seguire se i risultati vengono e mi aiuta ad essere più credibile nei confronti dei ragazzi. Al di là del risultato sono contento anche per una gran parte della prestazione condotta contro il Cesena, i primi sessanta minuti dove il gruppo ha cercato di essere propositivo, aggressivo, attento. Poi è venuta un po' meno la gamba e questo è un rischio che potremmo correre anche domani perché ci sono individualità nuove e alle volte la seconda partita è peggio della prima perché puoi risentire maggiormente della stanchezza. Comunque niente alibi e pensiamo a fare bene e basta.".

"Non mi piace la cosiddetta "gestione" della partita perché significa che cerco il risparmio. Voglio che i miei ragazzi vadano e quando con il tempo arriverà la condizione sapranno farlo meglio per più tempo. Credo che con il Cesena abbia influito molto la presenza contemporanea di più giocatori che arrivavano senza aver svolto non solo gli allenamenti, ma la stessa preparazione durante l'estate. L'importante è riuscire comunque a portare a casa il risultato". "Domani è una prova importante per diversi punti di vista. La Juve Stabia arriva da due sconfitte consecutive, troveremo un ambiente molto caldo e di fronte una squadra e un allenatore di temperamento che sviluppano un determinato tipo di calcio. In fase di possesso saltano il centrocampo per cercare le spizzate degli attaccanti. Andiamo a fare la nostra partita, domani sarà una battaglia e verrà affrontata come una battaglia".

"Non sono dell'idea che se faccio giocare un giocatore non possa giocare anche l'altro. Ad esempio Padalino e Gavazzi possono giocare entrambi: uno fa la mezz'ala e l'altro l'esterno. Anche Semioli potrà ricoprire più ruoli, Pinardi anche. Non ritengo di avere problemi di convivenza in campo e spero di fare meno errori possibili in queste scelte".

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