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Bordin, l'olimpionico vicentino che vinse a Boston: "Sono triste e preoccupato"

Gelindo Bordin, originario di Longare, Vicenza, vinse le Olimpiadi di Seul nell'88 e si aggiudicò la maratona di Boston nel 90. Il suo commento alle due esplosioni che hanno causato 3 morti e oltre cento feriti

"Il primo sentimento che c'è in me è di tristezza, perchè a quella città, a quella maratona sono affezionato. L'ho vinta nel 1990 ma la mia prima corsa l'ho fatta due anni prima: in quell'occasione arrivai nei primi posti e mi imposi di tornare a Boston per vincerla. Ci sono riuscito e poi nel 2010 ho corso anche un'altra maratona". Sono le prime parole all'Ansa del campione olimpico Gelindo Bordin, storico atleva vicentino, dopo le due bombe che hanno ucciso tre persone, tra cui un bambino di 8 anni, e causato oltre 100 feriti.  BOMBE ALLA MARATONA: LA CRONACA

"Ho ricordi bellissimi, anche perchè sono stato a Boston ospite per tanti anni. È una corsa a cui sono particolarmente legato e oggi provo tanta tristezza perchè non capisco chi possa aver fatto una cosa del genere - prosegue Bordin - Ricordo la grande cultura della città, il sogno che ogni atleta che corre quella gara si porta in petto: 100 anni di storia non ci creano dal nulla, quella è la culla della maratona".

"Sicuramente Boston è una maratona prestigiosa ma non ha forse l'appeal di New York e Parigi anche se per gli americani resta la maratona numero 1 e per questo penso più ad un attentato di matrice americana che non internazionale. Ora non vorrei - conclude il campione - che questa tragedia possa avere effetto domino, alimentando paure e timori sulla sicurezza, visto che è una corsa di oltre 42 chilometri".

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