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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Fallimento Vicenza, Sanfilippo: "Pm per il fallimento, noi pronti a proseguire"

Il commento del proprietario del Vicenza Calcio dopo l'udienza per l'istanza di fallimento presentata dalla procura di Vicenza

"L’udienza si è rivelata decisamente cordiale. Ho trovato corretti gli interventi del Dottor de Bortoli, il quale fa ben comprendere che le casse del Vicenza calcio sono vuote e pertanto anche lui stesso non crede che ci siano buoni propositi per poter proseguire nell’evenienza di esercizio provvisorio; Inoltre precisa come la società revisori dei conti già a gennaio 2017 scriveva a ViFin dimostrando perplessità sul buon andamento e valutazione del marchio".

La diretta dal tribunale

Così Fabio Sanfilippo al termine dell'udienza: "Secondo il pubblico ministero bisognerebbe andare direttamente a fallimento. Noi abbiamo prodotto la documentazione inerente all’effettiva esistenza degli investitori, Sponsor, nonché una parte del progetto in essere dell’immediata volontà di buona prosecuzione ed ampliamento di prospettive del Vicenza calcio compresa l’evidenza del potenziale economico del gruppo ed in particolare di una nota Holding finanziaria. Non possiamo prevedere cosa possa decidere il tribunale, in ogni caso siamo certi d’aver attuato le corrette procedure aziendali che ogni buon amministratore dovrebbe rispettare".

"Di fatto siamo venuti a conoscenza di troppi gravosi dettagli successivamente al nostro ingresso societario - prosegue Sanfilippo - Le complicazioni creatosi con l’aggiunta di un pignoramento dei conti (altro elemento a noi sconosciuto di cui ViFin non ci aveva preavvisato) 4 giorni dopo l’acquisto della società, ha implicato lo stallo aziendale di cui siamo stati ingiustamente additati ed accusati. Avendo ad oggi portato alla luce del tribunale come ci stavamo muovendo, chi fossero i primi nomi che si sarebbero fatti carico dell’immediato contributo per la rinascita del Vicenza calcio nonché la volontà di molti creditori e sponsor pronti a versare per il salvataggio, non rimane che attendere la decisione per poter così effettuare la nomina del nuovo Cda così da far entrare i nuovi azionisti, poter usufruire della campagna acquisti del mese di gennaio e proseguire con il lavoro già intrapreso".

E conclude: "Ovviamente è emerso come non ci siano in nessun modo cause, fatti, evidenze, che possano essere addebitate al sottoscritto in quanto palesemente vittima di un raggiro e forse addirittura una orchestrazione precedentemente preparata, fallimento pilotato compreso".

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