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Fallimento Vicenza, il punto di Alberto Belloni

La conferenza stampa dei giocatori non ha aggiunto novità al conto delle nequizie perpetrate sulla pelle di questo club glorioso, eppure sentire enumerare una per una, le varie sconcezze di questi mesi, snocciolate da Giacomelli & C. come un rosario di perle avvelenate, ha reso palese tutto il circo di pataccari, magliari, bugiardi, furboni e incompetenti che ha tenuto banco in via Schio in tre o quattro lustri

Povero Lane… La conferenza stampa dei giocatori non ha aggiunto novità al conto delle nequizie perpetrate sulla pelle di questo club glorioso, eppure sentire enumerare una per una, le varie sconcezze di questi mesi, snocciolate da Giacomelli & C. come un rosario di perle avvelenate, ha reso palese tutto il circo di pataccari, magliari, bugiardi, furboni e incompetenti che ha tenuto banco in via Schio in tre o quattro lustri. E in particolare negli ultimi 6 mesi… Ma non è tutta colpa di Sanfy, intendiamoci. Lui ha fatto il lavoro sporco.

La responsabilità

La responsabilità storica di un Vicenza che sta scivolando verso il dissesto totale è di Franchetto e dei suoi accoliti. Che prima hanno contribuito allo sfascio sportivo e poi hanno introdotto nella stanza dei bottoni questa specie di sciagurato cavallo di Troia. E’ a tutti loro, non tanto ad un Sanfilippo di passaggio, che i vicentini debbono chiedere conto. Come si può domandare al misterioso epigono di Berlusconi di essere lui a fare i conti con un’epopea lunga 116 anni? Lui che, l’anno scorso sì e no sapeva dell’esistenza di una Nobile Provinciale. Altri dovranno prendersi sulle spalle il macigno di aver tradito la Storia. Avranno pure fatto grandi cose con le loro aziende, ma questa macchia peserà su ognuno di loro: oggi e per le generazioni venture.

La signora Franchetto

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