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Il nuovo ds: «Puntiamo ad una posizione di vertice»

Le prime parole di Giuseppe Magalini, presentato venerdì al Menti

Il nuovo DS Magalini, cui qualcuno aveva già fatto le pulci prima ancora che ne venisse ufficializzato l’ingaggio per vecchie storie di calciopoli e qualche recente traversia manageriale, piazza invece subito il primo colpo vincente a Vicenza esordendo in conferenza stampa con un “Preciso di non essere veronese ma mantovano!” capace di attirargli subito addosso una momentanea ventata di simpatia.

“Ho aspettato con impazienza questa chiamata  e ringrazio la famiglia Rosso per la fiducia accordatami dopo un confronto personale che evidentemente ha convinto la proprietà sulle mie potenzialità. Sono nel calcio da molto tempo e so perfettamente che cosa rappresenta questa piazza e ben contento di assumermi una responsabilità tanto gravosa. Credo di avere l’esperienza giusta per affrontare questa nuova avventura e sono carico di stimoli forti. So che cosa ci si aspetta dopo anni tribolati, soprattutto da parte dei tifosi che accorrono ogni partita in 10.000 e più. Quest’anno ho già visto il Lane almeno 6 o 7 volte, in casa e fuori e conosco bene sia Colella che Serena.

E’ evidente che il campionato si è concluso al di sotto delle attese e delle speranze ma ritengo che sia possibile lavorare per accelerare il percorso di ricostruzione tecnica. Se mi si chiede qual è l’obiettivo concordato con la dirigenza, è evidente che dobbiamo non solo finire meglio di quanto avvenuto appena ieri ma puntare senza nasconderci ad una posizione di vertice in un campionato che sarà di assoluto spessore.

Quanto al discorso allenatore, non l’ho ancora affrontato con la società. Ho le mie idee ma ritengo corretto e necessario parlare prima con Giovanni Colella e confrontarmi con lui. Mi avete fatto il nome di Di Carlo, che conosco ancora meglio e che posso definire un amico. Mimmo l’ho lanciato io. Venivo a vederlo quando ancora lui era il tecnico della Primavera e ancora non sapeva del mio interesse.

Il profilo del mister futuro è presto detto: non mi interessa se giovane o più esperto, se ha allenato in categorie superiori o no: l’importante è che condivida al 100% il nostro progetto strategico. Tuttavia ribadisco di non aver ancora ricevuto alcun incarico in tal senso dal Vicenza. Essere purtroppo usciti dai play off ci dà almeno il vantaggio di poter operare con una certa calma. Faremo quasi certamente interventi importanti sull’organico, un po’ perché ci sono molti contratti in scadenza e molto perché intendiamo alzare il tasso qualitativo e creare un valore di squadra stabile nel tempo.

Fare l’ascensore tra la C e la B, come è capitato anche qui vicino, non è cosa che mi interessa. Cambieremo dunque diversi giocatori, cercando di costruire il gruppo attorno ad alcuni punti fermi, che non sono solo Giacomelli o Bizzotto ma ben di più. Faremo un lavoro certosino di verifica e di ricerca degli elementi giusti per noi, con le risorse che la società mi metterà a disposizione e che so saranno incrementali rispetto a quanto avvenuto lo scorso anno.”

Domani Giuseppe Magalini sarà in tribuna al Menti per assistere alla partita della Berretti, lunedì incontrerà l’ex DS Seeber e i soci del Vicenza, martedì parlerà con l’allenatore ancora in carica e con tutti i giocatori della rosa. Il rompete le righe della stagione 2018/2019 dovrebbe avvenire giovedì o venerdì.

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