A dire la verità non è stata una sorpresa. A credere davvero che il Vicenza sarebbe stato ceduto ad una finanziara svizzera, pronta ad investire sul futuro del calcio berico, erano in realtà in pochi. Ma al cuor non si comanda e la speranza, quella sì, ce l'avevamo tutti. Invece è finita come da pronostico: nulla di fatto. 

Ieri pomeriggio, in via Schio, il presidente Tiziano Cunico, l'advisor Ippolito Gallovich ed il commercialista Antonio Segalla sono stati in riunione in video conferenza con i manager svizzeri e non è stato raggiunto un accordo sulle cifre. Nonostante la dirigenza biancorossa avesse già modificato la prima bozza di accordo per venire incontro alle esigenze degli elvetici, nemmeno l'ultima inviata è stata soddisfacente. La società biancorossa non era disposta ad abbassare ulteriormente il prezzo e quindi... tanti saluti. 

L'ennesimo deja vu per la società biancorossa, che ora si appresta a passare l'ennesima estate di passione per riuscire ad adempiere agli obbolighi fiscali e di bilancio per l'iscirzione al campionato, e per la tifoseria che ha ormai come intercalare la frase: "Mai una gioia".