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Il Vicenza non brilla ma è sempre più vincente

Le pagelle di Alberto Belloni dopo Trento-LR Vicenza

Dopo un primo tempo inguardabile, il Vicenza vien fuori alla distanza, segna e va ripetutamente vicino al gol. Finalmente gioca la carta della continuità e risale imperiosamente la classifica. Piedi ben saldi per terra, ma si può iniziare qualche piccolo volo pindarico. Nota di “colore”: l’onorevole Boldrini prepara un’interrogazione parlamentare dopo che il commentatore di Eleven Sport in telecronaca ha chiamato per due o tre volte “Negro” il povero Freddy Greco. Absit iniuria verbis!

CONFENTE 7: una palla persa malamente al 59’. Bella parata al 72’. Straordinario intervento d’istinto su colpo di testa di Brighenti che poteva valere il pareggio a fine gara. Assolutamente decisivo anche oggi.

IERARDI 6: partita senza infamia né lode. Non commette errori significativi ma nemmeno produce azioni interessanti. Latita, soprattutto, negli inserimenti in avanti, quando il Trento si scopre.

PASINI 6+: gli attaccanti degli aquilotti sono poca cosa (lo dicono i tabellini) quindi non deve fare troppa fatica per contenerne le folate offensive. Va detto che la difesa sembra aver trovato una migliore quadratura rispetto ai tempi di Baldini, merito anche del filtro a centrocampo.

SANDON 6-: gioca la sua partita molto scolastica, cercando di non fare sciocchezze ma evitando nel contempo di mettere a frutto i suoi mezzi atletici che gli consentirebbero ben altro dinamismo. Da matita blu la sua incertezza al 16’ quando si fa fumare dall’avversario diretto. Inoltre becca un giallo.

OSVIZACH 7: nemmeno il tempo per recriminare per il gol sfiorato da Ferrari e il giovane centrocampista friulano indovina una specie di tiro a palombella al volo, che si infila nel sette. Gol importantissimo e poco tempo per festeggiare perché arriva quasi subito il cambio. Man of the match.

(STOPPA) 4: al 70’ viene pescato da un passaggio col contagiri e si trova solo davanti al portiere. Il pallonetto sembra molto facile ma lui mette fuori. Dieci minuti dopo Ferrari lo pesca bene, mettendolo di nuovo a tu per tu con Marchegiani ma lui gli calcia addosso. Aggiungiamoci il pallone facile facile da dare al liberissimo Greco che invece Stoppa gestisce egoisticamente. Ci prova anche su punizione ma senza esito.

CAVION 5/6: tiraccio sbagliato all’8’. Altra conclusione da dimenticare al 17’. Poi sono piccolo cabotaggio fino all’errore sanguinoso in zona Cesarini che poteva portare alla beffa e gli costa il giallo. Ancora in cerca della miglior condizione psicofisica. Ancora ammonito.

CATALDI 5: perde uh pallone al 20’ e deve rimediare con l’ammonizione. La sua presenza in campo è piuttosto impalpabile e non fa capire se sia carne o pesce.

(ZONTA) n.g.: entra nel secondo tempo e dà una mano a far filtro.

GRECO 6+: tiro alle stelle al 12’. Buona la sua copertura al 16’. Buon cross al 49’ ma infruttuoso il tentativo al 51’. Ottimo al contrario il suo cross per la testa del Loco al 54’ dopo un’azione travolgente. Parato un suo tiro all’86’.

ROLFINI 5: anticipato dal portiere al 29’. A un minuto dalla fine del tempo ha la palla buona ma la alza sopra al montante.

(BELLICH) 6: si rende utile nel finale, soprattutto con un intervento in area che sbroglia una situazione davvero critica.

DALMONTE 5/6: una partita a toni grigi. Non gli manca la volontà ma sulla fascia la sua presenza è impalpabile e non si fa notare nemmeno sul fronte conclusioni. Per fortuna il Lane svolta anche senza di lui…

(BEGIC) n.g.: pochi minuti e niente da segnalare

FERRARI 6: primo tiro al 6’ senza fortuna. Sbaglia un passaggio al 28’. Tentativo di tiro, stoppato al 36’. Bel assist per il Cobra al 44’. All’inizio della ripresa spettacolare colpo di testa neutralizzato da Marchegiani. Buon assist per Stoppa all’80’. Finisce anche lui nel taccuino dei cattivi.

Mister MODESTO 6,5: posso dire che il primo tempo del Vicenza è stato un’autentica ciofeca senza che qualcuno venga a farmi le sue lamentazioni? La scelta di Cataldi non lo ripaga e anche l’ingresso di Stoppa stavolta non si rivela mossa vincente. Detto questo i biancorossi vengono fuori alla distanza e potrebbero raccogliere molto di più, se sfruttassero meglio le occasioni. Senza esaltare dal punto di vista stilistico, comunque, la squadra colleziona la quarta vittoria consecutiva e raggiunge il terzo posto. Ora Mimmo Di Carlo sente il fiato del Lane sul collo, a sole due lunghezze di distanza. E domenica deve giocare a Vercelli, con la Feralpi a Trieste e il Lecco a Busto Arsizio. C’è da divertirsi, insomma. Ma intanto, con tutte le mie riserve sulla qualità dello spettacolo, standing ovation per un allenatore vincente!

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