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Venerdì, 19 Aprile 2024
Calcio

Al Lane solo un punto. Ma pareggiano tutti...

Il mezzo passo falso (1-1) contro l’ultima in classifica imputabile per metà alla dabbenaggine di Ierardi e alla “cappella” di Confente e per l’altra metà alla direzione di gara indecorosa del signor Ancora di Roma. Al Menti 7.146 spettatori

CONFENTE 4/5: parata al 12’ su forte tiro di Munari. Facile intervento al 19’. Ancora una parata al 40’. Al 55’ la prima sbavatura in uscita, ma nell’occasione gli va di lusso e non paga dazio. Poco più di 5 minuti e arriva la seconda farfallata in uscita: cerca di allontanare la sfera con il pugno (anziché con la mano aperta), la cicca clamorosamente e Rossetti non lo perdona. Stavolta il bilancio complessivo è in rosso vivo.

 

SANDON 6+: errore nel passaggio al 12’. Altro brutto errore al 38’. Gli manca la scintilla che dovrebbe accendersi ogni tanto, tuttavia fa valere spesso la sua fisicità e prova anche qualche accelerazione. L’impressione è che il ragazzo sia in crescendo.

(RONALDO) n.g.. Ha una chance sulla punizione in zona Cesarini, ma ovviamente non tutte le ciambelle riescono col buco. Viene risparmiato dal mister per precauzione. Ma la sua assenza si sente…

PASINI 6,5: al 21’ su calcio d’angolo ha sul piede una buona chance per il vantaggio ma la mira è da difensore. Per il resto si oppone con vigoria alle (modestissime) velleità degli avanti di Scazzola. Sul pareggio la difesa è assolta in blocco.

IERARDI 4,5: al 35’, dopo che, in attesa del corner berico, nell’area piccola area degli ospiti avvengono cose inenarrabili, con magliette biancorosse che si allungano vistosamente sulle trattenute della difesa, il Mario sbrocca e per divincolarsi alza il gomito verso il viso di Cosenza. Il direttore di gara vede e mostra il secondo giallo al vicentino. Furbo Cosenza, stupido Ierardi e latitante l’arbitro, che doveva sedare i tumulti per tempo. Censura totale, stavolta. Perché quando sei già stato ammonito il minimo che ci si attende è che tu resista alle provocazioni.

GRECO 5,5: probabilmente sta pagando il gran correre nel girone d’andata, perché la sua prova odierna è incolore e non lascia traccia nel taccuino del cronista. Rifiatare non potrà che fargli bene. Per averlo ancora tonico alla riapertura delle danze.

ZONTA 5,5: anche lui passa attraverso la gara senza incantare, Corre molto, come suo costume, ma la luce resta spenta e il centrocampo del Piacenza fa argine senza troppo sforzo.

(BELLICH) n.g.: tiene con una certa sicurezza la sua posizione, cercando di dare una mano nella spinta

SCARSELLA 6-: sbaglia un passaggio al 17’. Ci prova di testa alla mezzora ma non morde. Cerca di mettere ordine in mezzo al campo ma le geometrie biancorosse non incantano. Un passo indietro rispetto alle ultime performances.

(CAVION) 6+: al 72’ prova il tiro dalla distanza ma il portiere si oppone. Il suo ingresso in campo dà sostanza alla manovra del Lane, che nell’ultimo quarto d’ora costringe gli ospiti, nonostante l’uomo in più, a ricorrere a tutti i trucchi per umiliare il gioco del calcio. Un buon rientro.

DALMONTE 7: svirgolata suicida al 6’: per fortuna il Piacenza non ne approfitta. Al 27’ arriva da dietro su una corta respinta della difesa emiliana e di piattone porta avanti il Lane. Costretto a stare indietro rispetto alla posizione che predilige, ogni volta che mette il turbo manda in crisi Gonzi & C. E poi non perdona quando gli capita il pallone giusto.

STOPPA 6+: un buon spiovente al 21’. Ci riprova al 27’ con una gran botta parata da Rinaldi. L’impressione è che non sarebbe stato male averlo in campo, ma l’allenatore spiega che lo ha sacrificato per tenere dentro le due punte, in modo da costringere il Piacenza a non alzarsi troppo.

(CAPPELLETTI) 5/6: l’impressione è che sia indietro di condizione. Impressione che si fonda sui 2/3 scatti sulla destra, nei quali l’attaccante gli mangia molti metri sullo scatto breve,

ROLFINI 4/5: In avvio di gara sbaglia un colpo di tacco un po’ presuntuoso. Clamorosa occasione per l’1-0 al 25’ ma il Cobra conclude debolmente. E’ evidente che deve sbattersi anche in un lavoro sporco, ma dal punto di vista dell’incisività è un pianto. E non solo oggi. Modesto fa bene a dargli fiducia, perché i suoi gol sarebbero un viatico fondamentale in chiave serie B. Ma se poi uno va al suo tabellino pre Ancona, qualche preoccupazione è legittima… Sarà un serpe letale ma la difesa del Piacenza lo vive come un anguillone inoffensivo.

FERRARI: 6,5: ci prova al 18’ ma con scarsi esiti. Ancora un tentativo al 35’ neutralizzato dal portiere. Oggi non va in gol, ma al solito si sfianca in un lavoro enorme di raccordo, dando anche una mano in difesa. Lui non è un Santo, uno che si tira indietro nella battaglia, ma forse sarebbe il caso che gli arbitri lo proteggessero di quando viene sistematicamente picchiato.

Mister MODESTO 6,5: secondo pareggio consecutivi dopo il filotto di punteggi pieni. Preferisce tener fuori dalla formazione iniziale sia Ronaldo che Cavion. E i meccanismi di centrocampo ne risentono in modo evidente. La squadra delude soprattutto nei primi 20’, nei quali ci capisce poco o nulla. Poi trova le distanze e va in vantaggio. La scelleratezza di Ierardi lo costringe ad un’inutile partita di sofferenza. Ma la squadra dimostra di avere attributi, quando in 10 contro 11 finisce la gara in crescendo. Per fortuna anche tutte le altre dividono la posta, sicchè in classifica non cambia molto. E venerdì, prima dell’orgia dei panettoni e del pandoro, appuntamento al Breda con la Pro Sesto, attualmente capoclassifica con la Feralpi. Con un punto di vantaggio sul Lane.

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