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Caso Sara Pinna: il presidente Guarascio parla di "pregiudizio culturale" e invita la conduttrice in Calabria

Il presidente dei Lupi ha invitato in Calabria la conduttrice televisiva di TVA e tifosa biancorossa autrice di uno scivolone a sfondo razziale in diretta nel dopo partita di Cosenza-Vicenza. Lei si è scusata con gli interessati e Guarascio lancia un segnale distensivo e costruttivo

"Lupi si nasce", afferma in diretta ai microfoni di TVA il bimbo figlio di un tifoso del Cosenza nel dopo partita che ha condannato il LR Vicenza alla retrocessione. La conduttrice Sara Pinna dallo studio di Vicenza risponde: "... e gatti si diventa" aggiungendo poi la frase incriminata considerata razzista e classista.
La conduttrice televisiva (non è giornalista) si è poi scusata con il bambino e il genitore per il suo scivolone dettato dal contesto del tifo. In questi giorni è arrivato un gesto distansivo anche dal presidente del Cosenza Calcio, l'imprenditore Eugenio Guarascio, che l'ha invitata a sue spese in Calabria per una settimana.

«Ho deciso di invitare, per una settimana ed ovviamente a mie spese, la giornalista vicentina (non è giornalista ma conduttrice, ndr) che durante una trasmissione sportiva “Terzo Tempo Diretta Biancorossa” dell’emittente Tva ha pronunciato una frase a sfondo chiaramente razzista nei confronti di un piccolo tifoso del Cosenza intervistato nel dopo gara di Cosenza-Vicenza». Così esordisce nella nota diffusa dalla società calcistica il presidente del Cosenza Calcio Eugenio Guarascio.

«Credo infatti sia giunto il tempo di non fare passare sotto silenzio o sotto la coltre delle mille dichiarazioni di condanna che lasciano il tempo che trovano uscite pubbliche che denotano e trasudano una cultura fuorviata - prosegue il numero uno della società calabrese -. Quanto successo è infatti evidentemente il frutto di un pregiudizio culturale nei confronti della gente del Sud, di stereotipi insopportabili contro i quali ci battiamo quotidianamente».
«Stiamo tentando come Cosenza Calcio di dare un’immagine della nostra terra ben lontana da quella rappresentata in certi ambiti, frutto di una scarsa conoscenza del nostro territorio - continua Guarascio -. Proprio attraverso il calcio la nostra Società contribuisce con l’impegno nel sociale e il rispetto delle regole a sovvertire certi schemi precostituiti. Ma mi rendo conto che occorre andare oltre: l’invito alla giornalista (non lo è, ndr) vicentina ha questo scopo. Non solo ovviamente quello di fare vedere e conoscere le nostre bellezze ma la nostra vita, la nostra cultura, il nostro essere al di là ed oltre i luoghi comuni».

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