Lr Vicenza, si salva solo la vittoria...ma è tanta roba: le pagelle
Al Menti contro il Pordenone un buon primo tempo e una ripresa mediocrissima per gli uomini di Brocchi. Il Lane porta a casa tre punti con un gran gol di Da Cruz e con quel po’ di fortuna che è mancata in altri tempi (vedi la traversa dei ramarri nel finale). Encomio a De Maio, Bikel e il solito Contini. Maglie nere per Dalmonte, Teodorczyk e per il giovane Mancini
LE PAGELLE
CONTINI 6/7:
due belle parate, una all’inizio e una verso la fine. Poi al 94’ viene graziato dal montante sulla gran botta di Deli. Da segnalare alcune ottime uscite volanti, che danno sicurezza alla difesa. Altra prestazione da incorniciare per il portierone berico.
BRUSCAGIN 5/6:
neanche il tempo di scaldarsi e si fa già ammonire. Al 13 buon assist per Giacomelli. Qualche sbavatura ma una prova senz’altro migliore rispetto alle precedenti.
(CAPPELLETTI) n.g.:
al 90’ ferma fallosamente Lovisa e si becca il giallo. La buona notizia è che è tornato in campo. Accontentiamoci di questo.
BROSCO 5/6:
anche per lui un paio di sbavature (una, incredibile, quando si scansa su una pericolosissima incursione dalla sinistra. Poi si rimette in sesto, ma il Pordenone davanti è davvero poca cosa.
DE MAIO 6+:
anche per lui un giallo a partita appena iniziata. Il suo tapin al 17’ vale il 2-0 la VAR dice no per un ginocchio oltre la linea dei difensori. Gara gagliarda, senza errori, nella quale dimostra di stare entrando nel ruolo di leader difensivo.
CRECCO 6:
fa il suo compitino sulla fascia. Convincente in fase di copertura, molto meno in quella di spinta. Ma teniamo conto che non è il suo ruolo…
(PADELLA) n.g.:
un paio di giri di lancetta, buoni per il contratto 2022/23.
CAVION 6-:
meglio nel primo tempo, quando è fresco e assicura lucidità e geometrie davanti alla difesa. Poi, pian piano, perde gamba e risulta meno convincente. Mai pericoloso in avanti.
BIKEL 6,5:
per fermare Mensah lanciato in contropiede commette un fallo tattico subito sanzionato con l’ammonizione. Quando esce per precauzione, tutta la linea mediana perde consistenza e il filtro si assottiglia. Ti accorgi di quanto vale quando lo perdi.
(ZONTA) 5,5:
il suo ingresso non assicura al centrocampo lo stesso mordente del primo tempo. La sua prova è scolastica, tanto che i neroverdi prendono possesso della zona nevralgica e alzano il baricentro.
DALMONTE 5:
al 17’ il suo tiro è parato dal portiere. Null’altro resta sul taccuino. Per un giocatore che potrebbe essere decisivo nell’economia del gioco è davvero pochino. Probabilmente avrebbe dovuto essere lui ad uscire…
DA CRUZ 6,5:
al 14’ si fa luce in area a confezione una parabola a giro di rara maestria che sorprende un distratto Perisan. Cerca ancora la conclusione al 31’ ma la palla va a fil di palo. Il resto della gara è da desaparecido ma la pagnotta se l’è già guadagnata.
GIACOMELLI 5,5:
al 55’ prova la conclusione sul palo corto ma il portiere para con sicurezza. Ci riprova un minuto dopo ma con lo stesso esito. Al 60’ ancora una conclusione ma fuori dallo specchio della porta. Prova a dare verve sulla fascia ma i risultati sono un solletico.
(RANOCCHIA) n.g.:
due minuti di apparizione e poi un infortunio lo rimanda in panca.
(MANCINI) 5-:
non bisogna condannare il ragazzo né metterne in dubbio il talento. Detto questo, il suo apporto alla partita è praticamente nullo. Un cambio sprecato…
TEODORCZYK 5-:
al 79’ si fa vivo con un colpo di testa che non inquadra il bersaglio. E quando la prima punta in 97’ di presenza in campo non entra mai nel tabellino dei tiri in porta, la pagella è già fatta. Lento, macchinoso, prevedibile.
Mister BROCCHI 6:
serviva vincere e si è vinto. E qui fermiamoci. Mette insieme 45’ accettabili e poi altri 45’ di assoluta mediocrità, nei quali rischia persino di farsi agguantare da una formazione che non a caso è ultima nella lista. Quello del secondo tempo è probabilmente il peggior Vicenza della sua gestione e potrebbe competere con certi orrori dell’era del Gatto & la Volpe. Teniamoci buona la nuova classifica, pensando già a Reggio Calabria. Ma l’allenatore certo si rende conto che i problemi sono tutt’altro che superati.