Verso un memorabile giovedì di Coppa
Le parole di mister Modesto, in vista della finale di andata di Coppa Italia Serie C, contro la Juventus Next Gen
Il Lane ha già vinto il trofeo nel 1982, battendo il Campobasso. Dopo il pareggio nella gara di andata al Romagnoli (0-0) l’apoteosi al Menti (3-1) con la tripletta targata Corallo, Guerra e Renica dopo i tempi supplementari. Domani e (probabilmente) martedì 11 aprile al Romeo Menti, l’occasione per arricchire la bacheca biancorossa con un altro importante successo.
LE DICHIARAZIONI DEL MISTER
L’arrabbiatura per la brutta sconfitta di domenica, Modesto non l’ha ancora mandata giù: cerca naturalmente di concentrarsi solo sulla partita di domani in Coppa, ma si vede che è un rospo difficile da digerire. La finale di andata contro la Juventus NG sarebbe però la miglior medicina per addolcire tutte le scorie e ripartire col piede giusto in campionato.
Il pareggio di ieri tra Salò e Pordenone non risolve inostri problemi ma certo ha contribuito ad evitare di andare allo Juventus Stadium con aria di tregenda…
“Dico la verità. Mai mi era successo di vedere un campionato così livellato, sia in alto che verso il basso. Il big match me lo sono visto di persona e posso solo dire che ognuno ha i suoi problemi a cui pensare. In testa siamo tutti in un fazzoletto ma anche dietro la classifica è schiacciatissima. La quota salvezza sarà alta, segno che le meno quotate hanno fatto comunque punti anche con le favorite. Ma attenzione a dire che il nostro girone è il più facile: le due finaliste di Coppa, come sapete bene, sono squadre del nostro raggruppamento e non può essere un caso.”
Proprio per questo la “Coppetta” può essere una scorciatoia per agganciare i play off, saltando il primo turno.
“Intanto per noi non è una Coppetta. Io neanche da giocatore ho mai giocato una finale cos’ e idem per i ragazzi. Ambiente importantissimo, con 2000 tifosi al seguito e responso che arriva tra andata e ritorno. Sarà una sfida affascinante e piena di emozioni.”
Cosa si aspetta dalla squadra dopo i troppi punti di domanda emersi contro il Sangiuliano?
“Abbiamo bisogno di dare risposte fortissime, sia individualmente che come collettivo. Mi aspetto, dopo certi altri e bassi e tanta amarezza provata, che la squadra abbia saputo interiorizzare gli errori e riesca a stare concentrata in ogni momento della gara, percependo subito gli eventuali pericoli.”
Abbiamo ancora tante assenze…
Pesano soprattutto le tre in difesa (Pasini, Bellich e Corradi). Dovrò inventarmi qualcosa. E’ possibile che decida anche di schierare qualcuno che sin qui ha fatto altri ruoli (Ierardi centrale?)
Potrebbe anche essere la volta di Ndiaje, schierato nel ruolo per il quale è arrivato dalla Roma?
“Potrebbe. All’inizio ha avuto un piccolo infortunio, ma ora sta bene. Ma non dimentichiamoci che c’è anche un certo Cappelletti.”
Ci tolga una curiosità: che cosa ha detto a Greco in questi giorni?
“L’ho rimproverato perché ha fatto una grossa sciocchezza. Ma come fai a trattar male uno come Freddy? E’ stato uno sbaglio di inesperienza e generosità, ma lui è troppo importante per noi.”
Ci sveli il solito nome di almeno uno che sarà in campo di sicuro…
“Allora dico Ronaldo.”
Ultima domanda: quanto influirà uno stadio così grande e titolato come quello di Torino?
“Sarà emozionante entrare allo Stadium, ma non solo per noi. In realtà anche i nostri avversari hanno calcato poco quell’erba. Qualcuno andando a far numero in panchina, mentre come squadra hanno giocato lì quest’anno solo nel match contro il Mantova. Ma c’è un ultimo motivo per il quale noi dobbiamo fare meglio: i nostri supporters, che faranno un lungo viaggio e un ritorno nella notte e meritano una grande prestazione da parte nostra.”