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Lo 0-0 condanna il Lane a vincere a Cesena: le pagelle del "Baffo"

I biancorossi tengono testa al quotato avversario e tuttavia devono accontentarsi del pareggio al Menti. Pari anche nel conto delle occasioni da gol, ma il Vicenza può recriminare per due episodi dubbi in area romagnola, uno su Stoppa e uno su Ferrari. Incidente a Confente nel primo tempo e nella ripresa subentra Iacobucci. Ora quattro giorni per ricaricare le batterie e poi arriva la madre di tutte le partite

Le pagelle del "Baffo"

CONFENTE 6-: quasi si complica la vita da solo con un rinvio suicida con i piedi al 12’.

(IACOBUCCI) 6: un buon intervento, per giustificare un tempo tra i pali

IERARDI 6: al 67’ un passaggio errato e poi al 75’ un turo dalla distanza telefonato. Supermario deve ancora ritrovare sé stesso dopo l’infortunio. Ed è una pedina che manca tremendamente.

PASINI 7: una copertura in ritardo su Shpendi C. è l’unica incertezza di una gara nella quale mette la museruola agli attaccanti avversari. Che saranno stati pur orfani del loro bomber ma vengono dall’attacco più prolifico del loro girone.

CAPPELLETTI 7: anche per lui serata prodiga di complimenti. A parte un liscio al 34’ il resto della gara è decisamente positiva. Un salvataggio di testa all’11’, una zuccata in attacco che va alta al 38’ e tante chiusure efficaci. Stavolta non soffre la velocità degli avversari.

GRECO 7: un primo tempo altalenante e una ripresa straripante, nella quale si fa carico di quasi tutti gli strappi in avanti dei biancorossi. Si infila con una certa facilità nelle maglie bianconere ed è un peccato che non trovi il guizzo giusto negli ultimi 16 metri.

RONALDO 5,5: se su di lui piovono tante critiche non è certo perché sia scarso, ma per una vocazione tutta brasiliana a rallentare il gioco nelle ripartenze. Ha il piede sopraffino ma ultimamente nei calci da fermo non riesce a fare la differenza e questo pesa molto al Lane. Inoltre, quando la partita richiederebbe ferocia agonistica e furore calcistico, lui si perde. Ho detto in conferenza stampa al tenente Dan che mi fa arrabbiare quando va a battere i corner con la stessa flemma di uno che si mette in fila alle poste. Il mister si è incazzato e ha abbandonato la sala stampa. Forse io potevo essere meno caustico, ma il fatto di fondo è che tutti ci aspettiamo da Ronaldo quel qualcosa che faccia la differenza e che i “comuni mortali” non possiedono. O forse Pompeu si sta tenendo in canna per il Manuzzi il colpo micidiale?Io ci conto. Con mister, spero, ci chiariremo. I toni potevano essere diversi, ma se si vuol andare avanti nei play off mercoledici sarà bisogno di meno fioretto e più randello… Questo è certo.

(GIACOMELLI) n.g.: al 92’ ci prova con un cross a rientrare in mezzo all’area ma non arriva nessuno.

CAVION 5,5: ecco un altro da cui la piazza si aspetterebbe di più. Non è che tiri indietro la gamba, intendiamoci. Ma con la carriera che ha alle spalle è legittimo chiedergli un contributo più qualitativo allo sforzo della squadra. L’ordinaria amministrazione non basta più. A Cesena o si fanno gli straordinari oppure si va a casa. O no?

(JIMENEZ) 5/6: prova a dare un po’ di velocità là in mezzo. Spesso ci riesce, senza però accendere mai la luce…

STOPPA 6: al 25’ si infila bene in area e viene fermato con un contatto malandrino. Rigore? L’arbitro dice di no (e può starci) e lo ammonisce (e toppa di brutto perché non c’è ombra di simulazione). Al 51’ va al tiro ma calcia alto. Nel primo tempo limita l’estro di De Rose. Nella ripresa va sparendo.

DALMONTE 5/6: pure lui è da mettere nella lista dei cattivi. Ha nel repertorio i numeri giusti per mandare in tilt la fascia destra di Toscano, invece si perde in ripetuti tentativi di saltare l’avversario diretto, con scarsi risultati. Per uno come lui che spesso ha deciso gli incontri col suo tiro preciso, l’assenza dal tabellino delle occasioni da gol la dice lunga sull’appannamento al Menti.

(SCARSELLA) 6: entra e fa qual che può, mostrando almeno la tigna che altrove non si vede

BEGIC 6-: si consuma in un lavoro estenuante, che tuttavia non produce gli stessi risultati visti con la Pro Sesto. Ad un certo punto è sfiancato e confuso e l’allenatore è costretto a dargli il cambio.

(DELLA MORTE) 6: gioca una manciata di minuti, senza incidere troppo (come spesso gli è capitato sin qui). Ma il suo assist al 70’ è roba da antologia del calcio: servirebbe solo correggerlo nel sacco. Ma non succede…

FERRARI 5: colpisce di testa al 70’ ma non inquadra la porta. Ci riprova di piede al 76’ ma la mira non è buona. L’occasionissima per portare in vantaggio i suoi gli capita all’80’ ma la botta al volo in perfetta solitudine centra il legno. Subisce forse un fallo in area. Non si può certo dare la croce addosso ad un giocatore che ha tenuto su la squadra coi suoi gol per tutto il campionato. Va solo ringraziato. Ma il Loco degli ultimi tempi non è nemmeno lontano parente del capocannoniere di stagione.

All. THOMASSEN 6: mette in campo una formazione sensata e sostanzialmente tiene testa ad un avversario che sul campo conferma di non essere arrivato in alto per caso. Detto della querelle per la mia osservazione su Ronaldo (lui giustamente difende i suoi giocatori e va benone così) sulla partita di stasera, però, si dovrebbe rispondere ad un facile quesito. Cosa ci si attendeva dalla gara di andata? Se la risposta è: contenere gli avversari, non subire reti, creare qualche occasione e dimostrare maturità, allora niente da dire. Ma io non credo che questo dovesse essere l’obiettivo. Stasera bisognava vincere a tutti i costi, anche se col minimo scarto, per andare al match di ritorno in condizioni favorevoli. Al Cesena invece lasciamo due risultati su tre, con un canovaccio al Manuzzi che è facile prevedere: loro ben coperti e attenti e pronti a colpire di rimessa, sfruttando anche il recupero del puntero Corazza oggi squalificato. Anche Thomassenper fortuna recupererà una punta di valore: Rolfini. E se ho imparato a conoscerlo non credo che andrà all’appuntamento con la storia per fare la vittima sacrificale. Oggi al Menti c’erano 8.546 spettatori, assente la Curva Mare. Mercoledì il pubblico romagnolo farà pesare tutta la sua passione. Un gran bel confronto, visto che il Cesena è primo nella media presenza sugli spalti (con circa 8.000 supporters) seguito proprio dal Lane (con 7.700) e dal Catanzaro a pari merito coi berici. Sfida da non perdere (in tutti i sensi). Una chiosa finale lasciatemela fare. Nel pezzo della vigilia avevo chiesto ai nostri portacolori di esibire i delicatissimi organi riproduttivi in campo. Ora, il Lane non ha fatto per niente male, ma non c’è stato Fort Apache. Voi li avete visti gli occhi di tigre?

LE PAROLE DAGLI SPOGLIATOI

Mister THOMASSEN: “Siamo stati compatti e abbiamo concesso poco. Qualche occasione l’abbiamo costruita, ma in queste gare non ci si può aspettare di crearne a ripetizione. C’è stato molto equilibrio, con loro attenti a non scoprirsi e protetti da una linea a 5. Non ci è riuscito di portare la gara a nostro favore ma non dimentichiamoci che ci sono ancora 90 minuti da giocare. Teniamo conto che l’asticella della qualità degli avversari si alza sempre più e ti viene concesso sempre meno. Circa i presunti rigori non mi sbilancio, anche perché non ero nella posizione perfetta per vedere. Osservo solo che Stoppa era in vantaggio, davanti alla porta e non avrebbe avuto alcun interesse a cadere. Per il ritorno sono fermamente convinto che ce la possiamo giocare alla grande, specie se riusciremo a migliorare nella costruzione e nella rifinitura. Ma ora pensiamo solo a recuperare le forze. Fisicamente pensavo che oggi avremmo sofferto di più, invece abbiamo tenuto bene, specie con i giocatori che avevano più campo da coprire. Ottima notizia…”

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