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Giovedì, 25 Aprile 2024
Calcio

Arzichiampo batte Ferrari 3-2: le pagelle del "Baffo"

Delusione cocente per i 7.794 spettatori che hanno sfidato una pioggia battente per non far mancare il tifo ai loro portacolori

Al Menti un Vicenza inguardabile cede le armi di fronte al club di Chilese e non salva nemmeno la faccia in una gara disastrosa. Gli ospiti meritano ampiamente la vittoria, mentre i biancorossi non riescono a fare paura agli avversari nemmeno nei 23 minuti in cui l’espulsione di Milillo consente loro di giocare in superiorità numerica. Delusione cocente per i 7.794 spettatori che hanno sfidato una pioggia battente per non far mancare il tifo ai loro portacolori. Nelle pagelle si salva solo il centravanti Ferrari, autore di una doppietta. Sono 18 i centri sin qui per El Loco. Ma la famiglia Rosso deve accontentarsi solo di questa piccola soddisfazione. Per il resto è notte fonda. E le posizioni di Balzaretti & Vallone si fanno ogni settimana più precarie.

LE PAGELLE DEL “BAFFO”

IACOBUCCI 5/6: prodigioso intervento sulla rovesciata di Antoniazzi in apertura di gara. Al 5’ lo salva il montante sul bolide di Bordo. Mettiamoci però un’uscita a farfalle su Parigi e una parata difettosa al 48’. Efficace invece l’intervento al 57’.

VALIETTI 3: sbaglia un facile appoggio al 9’. Al 22’ Lattanzio riceve sulla fascia e può crossare al centro senza essere contrastato. Preso in mezzo tra il tornante ex vicentino e il mobile Antoniazzi (chiampese di nascita) l’ex genoano incappa in una figuraccia epica. Non gliene riesce una di buona e spesso per strafare si fa trovare dove non dovrebbe essere.

PASINI 4: dietro si balla la tarantella e sul pallone spiovente del 35’ Parigi stacca comodo comodo tra i due centrali berici, castigando nuovamente il portiere. Grandolfo è la prima punta dei gialloverdi: quando al 54’ spiove in area il pallone di Barba indovinate cosa fanno i difensori del Lane… Guardano. Il polso della sua situazione mentale sta tutto nel tiraccio inutile del 56’.

CAPPELLETTI 4: la difesa del Lane si conferma banda del buco al 22’ quando Antoniazzi va di testa sul traversone e segna lo 0-1. Avrebbe bisogno di ritrovare con calma una forma migliore, ma nel Vicenza di questo periodo di tempo per crescere proprio non ce n’è. E la sua prestazione si uniforma a quella di tutta la difesa. Da Armata Brancaleone.

NDIAYE 4: neanche il tempo di esultare per l’1-1 di Ferrari e il difensore si fa trovare fuori posizione, propiziando il cross che costa il raddoppio dell’Arzignano. Ci aveva illuso con le prime apparizioni, ma oggi al Menti s’è visto un giocatore impacciato, confuso e prevedibile. Forse sarebbe stato meglio tenerlo più indietro, ma col senno di poi…

GRECO 5: un tiro centrale al 5’ e una conclusione interessante dalla distanza al 69’che non centra però la porta. Questo è quanto. Mai uno spunto vincente verso la porta di Saio. Si uniforma purtroppo al disarmante tic tic toc degli uomini di Thomassen, in un centrocampo che perde nettamente la sua battaglia contro certe facce note come Cester e Lattanzio. Deludente.

(ZONTA) n.g.: cinque minuti e poi (come diceva Maurizio dei New Dada). E poi il niente…

CAVION 3: incredibile l’involuzione tecnica di questo giocatore, che era quotato come uno dei migliori della B e che invece annaspa in Terza Serie, specie dopo l’infortunio. Errori, errori, errori ecco la sintesi telegrafica. Quando esce lo accompagna una bordata di fischi. Li merita, ma sono un po’ ingrati. Perché i problemi non sono certo tutti suoi.

(ROLFINI) 5: per lui una mezzora da giocarsi per convincere tutti che è stato sbagliato lasciarlo in panca. Il risultato è opposto. Si segnala solo per un tiro parato al 91’.

RONALDO 4/5: suo l’assist per il pareggio biancorosso al 38’. Se questo è il fuoriclasse che doveva proiettare la squadra verso il 20 punti di vantaggio cari a RR, si capisce come il Lane sia ora raggiunto dalla Virtus al 5° posto e rischi di essere risucchiato su Renate e Arzichiampo. In tutta la partita, solo qualche lampo. Poco, troppo poco, per giustificare la fama.

DALMONTE 5: un buon cross al 50’ ma nessun raccoglie. Dopo Ferrari è forse l’unico a provare a fornire alla squadra un po’ di carburante alto di ottani. Un tiro parato al 37’ e un altro all’89’. Qualche accelerazione infruttuosa verso la porta avversaria. Ma anche troppi errori di misura.

(DELLA MORTE) n.g.: quindici minuti e poco più ma il nulla cosmico che resta sul taccuino. Un mistero il suo acquisto. Serve? E’ un doppione di Greco? Va utilizzato diversamente? Così va intristendosi.

STOPPA 5: numero di alta scuola in area al 21’ ma la palla va alta. Al 34’ è suo il pallone buono per il gol di Ferrari. Comincia con una certa verve, ma mano a mano che gli uomini di Bianchini prendono campo, sparisce dalla faccia della terra. Riducendosi al compitino elle elementari, che non serve a nessuno.

(GIACOMELLI) 5: mossa della disperazione. Ma apporto al (fantomatico) forcing finale, non pervenuto.

FERRARI 7: al 34’ riceve spalle alla porta, si gira e trova la stoccata a fil di palo per il pari. Passano 4 minuti e il bomber colpisce ancora: riceve l’imbucata in area, stop di petto e sfera nel sacco. Al 53’ ci arriva ancora con la sua zuccata ma stavolta la mira è fuori. Ci prova ancora all’88’, sempre di testa, ma la traiettoria lambisce il palo. Per i resto non ha praticamente vinto un duello, ma da cannoniere di razza vera, basta dargli poche opportunità e lui ne cava una doppietta. Da applausi.

All. THOMASSEN 5: sarebbe da dementi scaricargli addosso troppe responsabilità. Sta cercando di modificare le carte in tavola, ma i suoi sembrano non trovarsi a loro agio nel cambio repentino di strategia. La difesa a quattro paga (esattamente come quella a tre) la mancanza endemica di difensori esterni. Il centrocampo a  due non è di facile esecuzione. E con Ferrari solo là davanti ci si deve affidare ai miracoli di San Franco da Rosario. Come la Madonna… Guarda la squadra affondare con la mestizia di chi non sa più che pesci pigliare. Diamogli altro tempo, è giusto. Ma mai una soddisfazione, per questi tifosi.

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