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In vista di Lecco il Lane torna compatto

Modesto ritrova tutti i suoi giocatori (escluso Cataldi) e per la difficile trasferta di domani può contare sul pieno organico

Com’è andata la settimana di lavoro?

“Ci siamo concentrati sui dettagli ed in particolare sulle cose che nel primo tempo col Padova avevano lasciato a desiderare. La squadra continua a mostrare grande carattere e disponibilità e questo mi fa sperare bene. E’ importante non guardare troppo lontano e continuare a giocare partita per partita.”

Che avversario pensa di trovare?

“Loro sono una formazione che sin qui ha fatto molto bene. Sono una squadra ordinata, che è stata capace di dare fastidio a tutti, specie in casa. Noi siamo chiamati a giocare da Vicenza, sfruttando la nostra rosa competitiva. Il Lecco ci segue a soli tre punti, logico quindi che sentano questa gara come una grande opportunità. Ma contro il Vicenza è la partita della vita un po’ per tutti, siamo abituati.”

Ha già deciso lo schieramento in campo?

“No, ho ancora qualche dubbio, che mi terrò fino a domani. So che ogni volta mi chiedete di fare almeno un nome come titolare: stavolta vi dirò Jimenez. Ronaldo? Ronnie è un fuoriclasse, uno di quelli che ti cambiano la partita con una sola giocata. In questo Lane, tuttavia, io voglio far giocare dall’inizio solo elementi che siano al 101% e lui non è ancora al massimo livello. Non me ne preoccupo, perché disponiamo di un organico attrezzato con tanti atleti che premono per mostrare il loro valore?”

Proprio questa ricchezza di alternativa può darle problemi di scelta? E’ difficile relegare in panchina chi ha fatto bene…

“Averne sempre di questi problemi. Quelli ci sono quando hai tanti indisponibili. Lo so che non  facile rimandare in Primavera ragazzi che hanno fatto il loro dovere. Penso ai vari Mion, Parlato ecc. Ma sono giovanissimi, possono aspettare. D’altro canto, non molti hanno sottolineato che siamo la formazione più giovane di tutto il girone, anzi penso di tutti e tre i gironi.”

Se n’è andato Grandi…

“E ci dispiace, perché era un punto di forza dello spogliatoio. Ma capiamo tutti che la sua è stata una scelta professionale e di vita. Al suo posto è arrivato un altro portiere (Alessandro Iacobucci) altrettanto esperto e di carisma, avendo vestito, tra l’altro le maglie di Parma, Frosinone e Spezia. Ma non parliamo di calciomercato, vi prego. L’ho sempre odiato anche da giocatore. Ho detto a suo tempo ai direttori le mie idee. Tocca a loro verificare cosa si può o non si può fare.”

Ultima cosa. Anche al Rigamonti sarete seguiti dal popolo biancorosso. Si parla di quasi 1000 tifosi. Quanto incide sul risultato finale essere un po’ la Juventus della serie C?

“L’amore dei vicentini per noi l’ho sentito fin dal primo istante. E lo sento ancora quando arrivo allo stadio, già dagli inservienti o dagli steward. E’ ancora più tangibile nella fedeltà dei tifosi. E noi abbiamo l’obbligo di ripagare tanto affetto con prestazioni importanti. Per questo è necessario fare sempre meglio. Ad esempio voglio vedere più concretezza negli ultimi 30 metri. Cattiveria e cinismo davanti alla porta e prontezza assoluta nelle coperture preventive.”

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