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Le pagelle del LR Vicenza - Leffe: ecco ... la musica è finita

Dopo il match all'Albinoleffe Stadium di Zenica (Bergamo) solo 6 sufficienze tra le fila dei biancorossi di mister Baldini: lo stesso tecnico ha fatto i suoi errori ed è sotto la sufficienza

Il Lane strappa un pareggino (1-1) a Bergamo in una gara senza acuti. Per i biancorossi anche una traversa di Rolfini, ma il computo delle azioni d’attacco è dalla parte dei nerazzurri. Un punto da non disprezzare ma continua il Vicenza formato dottor Jackill (in casa) e mister Hide (in trasferta). Di Dalmonte la marcatura berica, ma per il fantasista, così come per i vari Ferrari, Rolfini, Cavion e Greco, un pomeriggio sostanzialmente da dimenticare.

CONFENTE 6: nulla da fare sul tiro dal dischetto di Manconi, che lo spiazza e mette la palla dall’altre parte. Poi quasi nulla da segnalare, se non qualche uscita. L’Albinoleffe arriva spesso in area ma non capitalizza le sue incursioni.

IERARDI 5+: al 7’ ci prova di testa ma mette fuori. Un’incertezza evidente al 53’. Al 57’ recupera bene su Tomaselli. Una prova con più bassi che alti e un passo indietro rispetto alle buone note ottenute contro il Lecco. Fisicamente è un mostro di potenza, ma di piede solo un mostro…

(PADELLA) 6: entra e fa il suo, considerando che i padroni di casa fino alla fine non smettono mai di provarci. Quindici minuti di pura esperienza.

PASINI 5+: quasi suicida lo svarione all’89’ quando con un rinvio da Mai dire gol, mette Zoma solo davanti alla porta. La Madonna di Monte Berico si mette una mano sul cuore. Forse i guai della retroguardia berica vengono da un centrocampo sempre in affanno, almeno a Bergamo. Ma lui non sembra un fulmine di guerra.

BELLICH 6-: al 18’ intervento efficace di testa. Il 23enne ex Lucchese viene coinvolto nelle titubanze di una difesa sempre in affanno e probabilmente non è a lui che si deve chiede di fare il pendolino turafalle.

(SCARSELLA) 5: non pervenuto. Gioca un tempo ma quasi nessuno se ne accorge. Eppure il talento non gli manca.

DALMONTE 6: eccellente l’assist al volo al 33’ per Rolfini. Ci riprova al 40’ ma anche stavolta non è preciso. Al 66’ si ricorda del suo talento e tira fuori dal cilindro un diagonale secco sul quale Pagno non può che stare a guardare. Il resto della sua partita è poca cosa: spesso fuori posizione, confusionario, evanescente. Un netto passo indietro rispetto allo standard precedente. Ma il suo gol è tanta roba.

GRECO 4,5: in occasione del fallo da rigore, Freddy non è reattivo nel seguire l’avversario diretto. Recupera due o tre metri all’avversario ma quando lo vede pronto al tiro e affonda il takle colpisce nettamente la gamba di Gusu. Alla mezzora ci prova su punizione ma non è niente di che. Ci ha abituati troppo bene ma nemmeno lui è infallibile.

ZONTA 5,5: tanto lavoro là in mezzo. Ma il centrocampo è in perenne affanno, sempre in rincorsa e mai davvero propositivo. Ci sono certe cose che non gli si possono chiedere, se no lo si espone a brutte figura.

(CATALDI) 5: appena entrato, prima perde un pallone pericoloso e per rimediare si fa ammonire. Anche lui scivola sulla gara senza lasciare il segno.

CAVION 6: ammonito per proteste al 26’. Un buon lancio per Ferrari al 42’. L’unica cosa veramente super della sua partita è il fendente da fuori area che confeziona al 93’. Peccato che sfili sul fondo… E’ evidente che ha tutto per prendere in mano la squadra, ma quando il Lane soffre come oggi allo Stadium, anche la sua classe si appanna.

STOPPA 5+: niente a che vedere col giocatore che fa la differenza ammirato altre volte. Forse stavolta viene schierato troppo lontano dal fulcro del gioco, certo è che le sue buone intenzioni restano ogni volta un romanzo incompleto. Mai al tiro, purtroppo.

(GIACOMELLI) n.g.: cinque minuti. Troppo pochi per un giudizio.
FERRARI 5+: un tiro alto al 43’ e un’occasione sprecata al 55’. Anche se è vero che nessuno l’ha cercato come piace a lui ed è stato troppo spesso abbandonato ad una lotta perdente contro i centrali di casa, resta il fatto che El Loco non ne ha davvero beccata mezza.

ROLFINI 6-: Un tiro parato al 14’. Al 33’ su un traversone dalla destra colpisce bene di testa ma centra in pieno la traversa. Colpo di testa fuori misura al 40’. Non è il Rolfini di inizio campionato. Ma se fosse entrata quella zuccata nel primo tempo…

(VALIETTI) 4/5: una prova quasi sciagurata. Messo in campo con più di mezzora da giocare, inanella errori e incertezze. Il giovane difensore di scuola genoana non può davvero essere così brutto.

Mister Francesco BALDINI 5,5: personalmente mi è sembrato che l’Albinoleffe sia stato messo meglio in campo. Le nostre difficoltà nella zona nevralgica del campo parevano piuttosto evidenti: non solo per frequente inferiorità numerica, ma anche per mancanza di fantasia e velocità. Troppi passaggi laterali, pochissime verticalizzazioni. I padroni di casa (tanto per restare ad una metafora già usata) hanno maggiormente suonato la musica, lasciando ai biancorossi solo qualche intermezzo sporadico. Si poteva intervenire con qualche cambio tempestivo? Il mister ha detto che il pari è merito dei cambi effettuati. L’impressione però è che non sia mancato il singolo, ma che fosse tutta l’orchestra a inanellare stecche. Certo che senza Jimenez (oggi fuori perché non al meglio) la cabina di regia del Vicenza perde una bacchetta fatata. Tuttavia il campionato è fatto anche di queste giornate infelici. Magari esserci transitati dentro senza lasciarci le penne è un segnale incoraggiante.

Una foto ripresa dalla tribuna dei tifosi biancorossi

Biancorossi tifosi a Zenica BG-2
 

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