Mr Hyde deve diventare dottor Jeckyll
Le parole dell'allenatore del LR Vicenza, Francesco Baldini, alla vigilia del match contro il Renate
In conferenza stampa Francesco Baldini svela i piani per cancellare da questa stagione il Vicenza timido e molle delle precedenti trasferte. A Renate servirà compattezza e personalità fin dal primo minuto. Parola d’ordine: aiuto reciproco.
Come ha visto la squadra in questi giorni?
“Come la voglio io, in campo e fuori. Perché la panchina ha dato una grossa mano vivendo intensamente la gara, tanto che l’arbitro un paio di volte è venuto verso di me per invitarmi a calmare i ragazzi. Questo è fondamentale perché indica un favorevole momento psicologico.”
Tuttavia dovrà affrontare il problema di una squadra che sembra avere due facce: una migliore tra le mura amiche e una più brutta quando gioca fuori…
“Ecco. E’ arrivato il momento di trovare il nostro cammino in trasferta, evitando di soffrire troppo. Poi bisogna migliorare nella concretizzazione delle occasioni che creiamo in campo esterno. Ognuno deve contribuire a questo. Ferrari ad esempio l’ha capito benissimo, altrimenti giuro che l’avrei cambiato… Anche Rolfini, che pur non ha fatto la sua miglior prestazione, ha corso tanto, sacrificandosi come voglio io. Saranno decisivi i primi 20 minuti, nei quali in passato non siamo stati all’altezza.”
Che cosa non vuole assolutamente vedere al “Mario Riboldi”?
“Non voglio timidezze ma una squadra subito compatta e temperamentale. Abbiamo cambiato abito ma non dobbiamo cambiare mentalità”
Ci saranno assenze di rilievo?
“Non per infortuni. Stiamo monitorando Cappe, che va gestito con oculatezza. Anche Dalmonte è sotto osservazione, visto che sin qui non ha saltato un incontro. A centrocampo magari farò qualche cambiamento. In difesa Pasini ha fatto tre allenamenti regolari e anche Padella sta bene.”
Che avversario si aspetta?
“Basti pensare che hanno perso la prima col Novare e poi hanno sempre fatto punti. E’ una squadra forte soprattutto in casa. Però so che il loro allenatore è venuto al Menti a vedere la nostra ultima prestazione e penso che abbia pure lui qualche preoccupazione.”
In particolare per Ronaldo, che è apparso in gran spolvero, anche se un po’ troppo nervoso?
“Parliamo di un giocatore che non c’entra nulla con la categoria. Quello che lei chiama nervosismo è solo fastidio di perdere o di non riuscire a trovare il ritmo giusto. In questo Ronnie mi assomiglia: come me non ci sta a farsi mettere sotto, nemmeno se gioca a briscola con suo figlio. Lavorerò perché sia più tranquillo e consapevole, perché lui occupa una posizione che se mi perde palla davanti alla difesa mi crea dei guai grossi. Ma avete visto che piede ha?”