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Sabato, 20 Aprile 2024
Calcio

Finale di Coppa Italia tra Vicenza e Juve Next Gen: Thomassen, "Ci vuole continuità!"

Comunque vada sarà una partita importante quella di martedì 11 aprile, non solo per il trofeo che può tornare a Vicenza, ma anche per la prosecuzione del cammino dei biancorossi nella ultime partite di campionato e nella fase dei play off

Tocca a Dan Thomassen dirigere sulla panchina del LR Vicenza i suoi uomini nella partita di ritorno della finale per la Coppa Italia contro la Juve Next Gen. Si gioca martedì sera 11 aprile 2023 alle ore 20 e 30 allo stadio Romeo Menti. Lunedì 10 aprile 2023 ad ora di pranzo l'incontro con tra i giornalisti e il tecnico biancorosso.

«La finale di martedì sera è una partita importante e non occorre caricare i giocatori che la sentono già da sè. La cornice al Menti sarà notevole e sappiamo che i tifosi vicentini faranno la loro parte. Non voglio fare appelli di sorta; noi stiamo solo lavorando sodo per creare le condizioni di mettere in campo una buona prestazione e anche il giusto atteggiamento. E’ questo lavoro checreerà la giusta atmosfera di questa finale».
«La partita di domani è una partita che inevitabilmente ha un impatto diverso, e comunque sarà determinante nel cammino da qui a giugno. Insomma il percorso prosegue!»

Ma come si affronta una gara di questo calibro con il Vicenza già in vantaggio?
«Ci vuole continuità. Non siamo nelle condizioni di fare calcoli, né voglio che i miei giocatori ne facciano. Il match va affrontato come abbiamo affrontato le ultime partite. E il risultato dell’andata non deve essere nei nostri pensieri».

Come sta la rosa?
«I giocatori stanno bene, rispetto a giovedì non è cambiato nulla, sono fermi solo i due lungodegenti Ierardi e Cataldi. Sandon è tornato in gruppo».

Mancheranno due interpreti importanti: Jimenez e Ronaldo. Come incide la loro assenza?ù
«Ci dispiace non averli con noi, ma la nostra rosa è ampia e di qualità e coloro che li sostituiranno sapranno fare la loro parte».

Cosa si aspetta dalla Juve?
«Arriva un club importante che ci tiene a vincere i trofei. Noi abbiamo fatto le nostre analisi e conosciamo l’avversario. Mi aspetto una squadra che venga a provare a vincere».

In porta Confente o Iacobucci? 
«La scelta di giovedì scorso di mettere in campo Alessandro Confente è stata fatta rispetto al rendimento negli allenamenti. Con gli altri cambiamenti attuati dal match con Trento questi avvicendamenti sono la dimostrazione che la nostra rosa di giocatori è ampia e tutti sono pronti per giocare e rispondono bene».
«I papabili titolari per martedì sera sono tanti: ho molti dubbi, ma è un fatto positivo!»

Vincere questa partita cosa può significare al di là di una scorciatoia per l’accesso ai play off?
«Al di là del Trofeo si tratta di una partita che ci può dare tanta autostima e uno slancio importantissimo per chiudere la stagione!»

Mister abbiamo visto cha ha portato una forte attenzione in difesa …
«Certo, ma sto ponendo molta attenzione sulla fase di non possesso: la ri-aggressione e l’aggessività sono fondamentali nel gioco a prescindere dai moduli e dagli interpreti. Sono necessari in tutte le fasi di gioco. Sono un atteggiamento virale anche per i compagni. Porta all’autostima e alla fiducia nel gruppo».

Cosa significa per lei arrivare ad una finale come questa?
«Ripeto quello che ho detto nel momento in cui sono arrivato su questa panchina: sono felice come un bambino per essere arrivato qui. L’entusiasmo e gli stimoli sono veramente importanti e domani la cornice di questo stadio farà effetto ance su di me».

Miter prima del match ci sarà un ricordo di Paolo Rossi. Cosa ne pensa?
«E’ doveroso ricordare la storia di questa società e metterla in evidenza, e ricordare tutti coloro che hanno giocato in questo stadio. A maggior ragione vanno menzionati coloro che hanno fatto la storia dell’Italia come Paolo Rossi. E’ motivo di orgoglio per me, per i giocatori di oggi, per tutti coloro che lavorano nel club e per i tifosi».

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