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Vicenza Calcio, il tempo stringe: "Variati decida sul Menti"

Una cordata di imprenditori, sia veneti che esteri, è pronta a versare il milione di euro necessario per partecipare all'asta ma aspetta dal sindaco il placet sul progetto per un'importante riqualificazione dell'impianto

La raccolta fondi per la proseguzione della stagione del Vicenza sta proseguendo a spron battuto e con ogni mezzo ma, certamente, i generosi contributi delle migliaia di tifosi, che stanno facendo la sottoscrizione, acquistando gadget eccetera, e la buona volontà di qualche sponsor non sono realisticamente sufficienti per garantire la sopravvivenza della società amministrata da Nerio De Bortoli. 

Tra 12 giorni il curatore si recherà dal giudice Limitone per consegnare la documentazione sin qui raccolta e cominciare così a delineare il quadro economico della situazione. Zanini e i suoi si stanno allenando con grinta e volontà per centrare quanto prima l'obiettivo salvezza, ora un po' più lontano a causa dell'imminente -4 ma, calendario alla mano, i tempi per salvare il club nato nel 1902 si fanno sempre più stretti. 

E per questo qualche mugugno da parte dell'unica cordata di imprenditori (veneti ed esteri) che sta seriamente lavorando per arrivare all'asta si è levato. La colpa dell'impasse sarebbe del sindaco Achille Variati che starebbe temporeggiando sul nodo chiave della proposta: una importante ristrutturazione del Menti, per un progetto di una quarantina milioni di euro. Che il primo cittadino, a fine mandato, non si senta di assumersi questa responsabilità è ragionevole ma "dopo aver dichiarato pubblicamente di voler fare di tutto per salvare il Vicenza questa titubanza è poco comprensibile" è il pensiero dei possibili acquirenti. 

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