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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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La Lazio non ridimensiona il Lane

L'analisi di Alberto Belloni dopo il test amichevole tra i biancorossi e gli aquilotti

All’esame della serie A, il Vicenza fa ancora la sua porca figura. Dopo l’Udinese ecco la Lazio: stessa sconfitta di misura e stessa sensazione che i biancorossi abbiano perso senza però essere travolti. Ad Auronzo gli aquilotti si sono presentati orfani dei loro nazionali (ma visto quel che si è visto ieri sera in Nations League non è stata forse una perdita troppo gravosa) ma imbottiti ugualmente di elementi di caratura internazionale, a partire da Luis Alberto, Correa e Caicedo. Ai punti  i capitolini hanno meritato il 3-2, soprattutto per il calo del Lane nel secondo tempo, ma sono piaciuti sia il pressing alto di Cinelli & C., sia l’intraprendenza sulle fasce avanzate.

Sul piano dei singoli molte annotazioni piacevoli. Bene i portieri, con Grandi protagonista di un buon intervento al 27’ e Pizzignacco due volte sugli scudi al 74’ e 85’. Nulla da fare sui primi due gol e anche il terzo, decisivo, è frutto più che di un’indecisione dell’estremo difensore di una magia balistica dell’andaluso biancazzurro. Nella fase iniziale del gioco il Vicenza ha sofferto sui lati, meno dalla parte di Bruscagin, moltissimo da quella di Barlocco, che proprio non riusciva a fermare le incursioni continue del valdagnese Lazzari (a proposito, dove stavano gli osservatori del il Vicenza nel 2010/2012, quando l’esterno laziale era un ragazzino con la maglia di Montecchio e Porto Tolle?). Meglio nella ripresa, con Beruatto a prendergli le misure e il bravissimo diciassettenne Tronchin dall’altra parte a confermare le impressioni positive già emerse nelle precedenti uscite.

Ancora buone note in difesa, dove Bizzotto, nonostante qualche rudezza di troppo, ha pappato tutte le falle e Ierardi si è confermato un centrale coi fiocchi. Note meno convincenti a centrocampo, dove il Lane, anche per la forza di Parolo & C., ha dovuto faticare parecchio. Bene comunque Cinelli e anche Scoppa, mentre ancora in rodaggio è parso Vandeputte. Sulle corsie esterne buona performance di Giacomelli, autore, tra l’altro, di un bel tiro al volo al 5’ e dell’assist per il gol del pareggio. In avanti, il nuovo acquisto si guadagna subito il soprannome di GabriGol dopo una rete di Ierardi con un gran colpo di testa. Non ha prodotto invece l’effetto sperato l’ingresso di Nalini, apparso un po’ spento rispetto alle prime uscite. Così come spento è sembrato Meggiorini, ancora alla ricerca della condizione ottimale. Tra quelli entrati in corsa, segnali positivi per Zarpellon, Pontisso e il volonteroso Issa.

Devono ancora lavorare, infine, sia Guerra (evanescente ieri pomeriggio) e Rigoni (che tuttavia si sta abituando a diverse posizioni in campo). Al tirar delle somme, un Lanerossi che sta studiando da grande nel palcoscenico cadetto, mettendosi alla prova contro avversari sicuramente più forti. Il prossimo si chiama Milan, un confronto sulla carta quasi improponibile tra una neopromossa dalla C e un big team sesto in campionato, nel giro dell’Europa League, e che schiera in campo un simbolo come lo Zingaro Ibrahimovic e che schiera gente del calibro di Donnarumma, Hernandez, Kjaer, Bennacer, Rebic e compagnia cantando. A Milanello non ci dovrebbe esserci storia, ma chissà che i biancorossi non riescano a dare un po’ di fastidio anche al mitico Diavolo. 

Sul fronte mercato, ancora in attesa dell’ufficialità nel contratto tra Vicenza e Genoa su Dalmonte, nessuna nuova circa il terzo portiere. Il Monza, intanto, continua a comperare giocatori come se non ci fosse un domani (sta chiudendo anche per il terzino brasiliano del Corinthias, Carlos Augusto). Non c’è storia con gli altri peones della B… Ma il calcio non è solo Figurine Panini. E’ anche storia e tradizione.

Giriamo qualche pagina all’indietro. Il Vicenza ha 30 presenze in serie A, secondo il Brescia con 23 e a seguire la Spal con 19. I brianzoli di Galliani e Berlusconi (auguri per la broncopolmonite, presidente), tanto per restare ai Paperoni, nell’Olimpo del calcio italiano non ci sono mai stati. Sarà questo per loro l’anno buono? Chissà… Le premesse sono a favore di Brocchi. Ma magari un certo Lane potrebbe guastare la festa! Sai che soddisfazione…

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