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Ginnastica artistica e ritmica: a Camisano finalmente il “saggio” dopo due anni di pandemia

Sono ben 15 i gruppi di bambine e bambini che dai 4 agli 11 anni praticano la ginnastica artistica e ritmica con la società Aurora ’76

Finalmente dopo due anni di stop l’ultimo fine settimana di maggio in tempo per la chiusura delle scuole, il settore ginnastica artistica e ritmica della Polisportiva Aurora ’76 di Camisano Vicentino ha offerto al palasport a genitori, parenti e amici simpatizzati due momenti di serenità e di grandi emozioni in un viaggio musicale fatto di salti, piroette, ruote capovolte e molto altro.  La partecipazione sugli spalti dell’impianto sportivo è stata molto numerosa e gratificante: si sono avvicendate tra il pubblico  circa 700 persone).
Si è presentato una rivisitazione  di forme musicali risalenti dalla preistoria in cui uomini e donne si riunivano attorno al   fuoco per cantare musiche propiziatorie o di ringraziamento per le divinità. Ad un genere musicale nato agli inizi del XX secolo come evoluzione  di quelle forme utilizzate dagli schiavi afroamericani Blues, Charleston. Inoltre i vari gruppi hanno presentato una carrellata di musiche celtiche, classiche e musiche più recenti e moderne: Rock, Hip Hop, elettroniche. 

A CAMISANO BEN 15 GRUPPI DI GIOVANISSIMI DELL'ARTISTICA 
I 15 gruppi  dell’Aurora ’76 sono composti da bimbe e bimbi della prescolare di Camisano e Rampazzo (4-5 anni), del Primo, Secondo, Terzo, Quarto Livello, Giovanissime e Mix Rampazzo (6-7-8-9 anni)  che si allenano due ore alla settimana e da ginnaste di Ritmica base, Ritmica Intermedio e Promozionale Ritmica, ed infine da atlete della Sperimentale, Avviamento e Promozionale Artistica che si allenano da tre a sei ore alla settimana.

Forte emozione ha riscontrato l’esibizione delle Gipa’s (le allenatrici della scuola di ginnastica artistica e ritmica dell’Aurora 76 coordinate da Maria Cristina Young), con una rivisitazione  di questi due anni di pandemia difficili per tutti. «Essa ci ha obbligati a stare chiusi in casa, ci ha coperto il sorriso, ci ha tolto la gioia di abbracciare - ha sottolineato in una nota la coordinatrice del gruppo Giuseppina Pavanello -. Ha cintato i giardini e i parchi come luoghi pericolosi, ha tolto la bellezza del cinema e degli spettacoli dal vivo. Ci ha fatto ammalare, soffrire, morire.  Ci ha tolto tanto ma nel contempo ci sta dando una grande lezione. Ci sta guarendo dalla nostra noncuranza e arroganza di ritenere che tutto ci sia dovuto. Ci sta dando l’opportunità di ricostruire il valore della famiglia e delle relazioni personali, quelle vere, quelle che scaldano il cuore. Ci sta ricordando di prestare attenzione alle esigenze degli anziani, delle persone sole, dei piccoli e dei fragili. E allora impariamo da questa esperienza, ma guardando al futuro, quando sarà un triste e lontano ricordo». Così Giuseppina Pavanello, dirigente della società sportiva Aurora ’76.

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