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Sabato, 20 Aprile 2024
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Vicenza, libri green per chi è in città a fine agosto

A tutti coloro che, per scelta oppure no, si trovano nella cittadina veneta 5 suggerimenti per letture ecosostenibili. Per l'ambientalista doc, ma anche per i neofiti dello stile di vita ecofriendly

La coscienza ambientalista non dovrebbe mai andare in vacanza. Del resto uno stile di vita green è già, di per sé, molto più sano, e quindi rilassante, di una frenetica routine cittadina dall’alto impatto ambientale. In ogni caso, spento il computer, messo da parte il lavoro, chiuse le scuole, città deserte, significano soprattutto tempo dilatato e, si sa, le attese ferie sono i giorni in cui ciascuno può fare quello per cui nell’agitarsi quotidiano non trova il tempo. Che si siano già trascorse al mare o che ci si goda il proprio relax in città, si ha comunque a disposizione dei giorni dai ritmi più lenti.

Vi proponiamo allora una selezione di letture “sostenibili”. Abbiamo optato per la suddivisione in gruppi, così che, già dal macrotema, si possa intuire, più o meno, l’interesse nei confronti del libro e scegliere il momento più idoneo alla lettura. 

Per Life style ed educazione ambientale, proponiamo:
Ricicliamo i rifiuti”, di Jean-René Gombert - Ed. Kite Edizioni 2012. Perché le pattumiere straripano? Così complicato differenziare correttamente?  Un libro istruttivo e divertente per apprendere l’arte del riciclo contenendo la produzione di rifiuti attraverso i piccoli ogni giorno. E soprattutto per imparare il perché sia necessario riciclare.  Un viaggio all’insegna della scoperta,  quella dei piccoli trucchi per la tutela del pianeta Terra.

Storia dell’immondizia: dagli avanzi di mammut alla plastica riciclabile”, di Mirco Maselli, Trieste/Firenze: Editoriale Scienza 2013. Basato su un’idea semplice: la spazzatura non è una comparsa recente: è sempre esistita, anche prima dell’essere umano. Anche se, ovviamente, per buona parte storia dell’umanità possiamo considerarla “scarto”, e non proprio come concepiamo oggi il rifiuto, cioè un vero e proprio spreco.  Dagli antichi greci all’impero romano, fino al medioevo al rinascimento e via ai giorni nostri il libro racconta , con tanto di grafica ironica e spesso satirica, le visioni che le persone e i governanti hanno avuto dell’immondizia. Così ad esempio le abitudini di gettare i liquami dalle finestre, avvertendo i passanti con segnali sonori, fino alla creazione di fogne in età moderna, sono descritte riportando anche documenti del periodo e presentando scienziati e progettisti che hanno provato a risolvere il problema. Fino alla società industriale dell’usa e getta che pone problemi nuovi di tipo scientifico e di risparmio.

Oltre a Lifestyle ed Educazione ambientale, il libro di Luca Mercalli, ChiareLettere 2011 “Prepariamoci a vivere in un mondo con meno risorse, meno energia, meno abbondanza... e forse più felicità”,  affronta le tematiche connesse a Clima e Territorio. L’autore si chiede: e se la crisi del 2008 rappresentasse qualcosa di molto più radicale di una profonda depressione? E se ci stesse dicendo che l'intero modello basato sulla crescita che abbiamo creato negli ultimi cinquant'anni è semplicemente insostenibile economicamente ed ecologicamente e che il 2008 è stato quando abbiamo sbattuto contro il muro, quando madre natura e il mercato hanno entrambi detto "basta così"? Il meteorologo di “Che tempo che fa” mette tutto nero su bianco. Mercalli ha messo per iscritto le sue considerazioni sulle crisi profondissime in atto, e suggerisce idee per prepararsi a “… vivere in un mondo con meno risorse, meno energia e meno abbondanza”. Le soluzioni proposte dall’autore, ovviamente sono tutte state messe in pratica nella sua casa. E se a qualcuno il costo potrebbe scoraggiare, Mercalli dimostra che, in realtà il risparmio è notevole. Dunque viene da chiedersi: “che aspetto a farlo anch’io?”

Rientra sempre nel settore Clima e Territorio il libro di Lester R. Brown a cura di Gianfranco Bologna, Edizioni Ambiente 2012: “9 miliardi di posti a tavola - La nuova geopolitica della scarsità di cibo” . L’agricoltura globale si trova di fronte a sfide del tutto nuove. Le falde idriche calano, le rese cerealicole hanno raggiunto il loro limite, le temperature globali aumentano e l’erosione dei suoli continua ad aggravarsi. Nutrire la popolazione mondiale, che cresce ogni anno di 80 milioni di individui, diventa sempre più difficile. E allora le nazioni che possono permetterselo corrono all’estero ad accaparrarsi terre coltivabili e annesse risorse idriche. 
Le ricadute in termini di prezzi mondiali del cibo sono sotto gli occhi di tutti. Cosa accadrà con il prossimo aumento dei prezzi? Se la contrazione dei consumi alimentari, spinta dalla crisi, è una novità per molti di noi, per molti altri non sono più possibili ulteriori sacrifici. Il cibo è l’anello debole della nostra società e rischia quindi di diventare un importante fattore di instabilità politica.

Una lettura un po’ più impegnata la segnaliamo per il gruppo Economia e Ambiente: “Il mercato siamo noi” di Leonardo Becchetti, Mondadori 2012. Sviluppare potenzialità inespresse e creare circoli virtuosi è possibile: lo capiremo quando sapremo vedere gli altri, più che come minaccia, come risorsa o, ancor meglio, come coloro senza i quali non possiamo essere felici. Questo libro farà scoprire al lettore, sballottato dalle tempeste dei mercati finanziari, che il mercato siamo noi e il voto con il portafoglio dei cittadini responsabili può portarci all'obiettivo della felicità economicamente, socialmente e ambientalmente sostenibile 

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