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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Emergenza freddo, il servizio salva-vita della Caritas Vicentina: si cercano volontari

Dal 1° novembre al 31 marzo Casa San Martino è in modalità salva-vita: il ricovero notturno, in risposta all’emergenza freddo accoglie anche chi deve ancora avviare un percorso di inclusione sociale

Casa San Martino. Il ricovero notturno di Casa San Martino, aperto 365 giorni all’anno, nel 2017 ha contato 14.516 pernottamenti totali (contro i 16.373 del 2016), di cui 14.453 riferiti a uomini e 63 a donne. Sempre rispetto al 2016, è aumentato anche il numero degli ospiti, passati 364 a 380 (369 uomini e 11 donne), con una media di 39 persone per notte e di 38 pernottamenti per ospite. L’età media degli ospiti maschi è stata di 36 anni: l’uomo più anziano ne aveva 79 e il più giovane 18; la donna più anziana ne aveva 63 e la più giovane 21, per una media di 32 anni.

La maggioranza degli ospiti (72) è stata di cittadinanza italiana, seguita da persone provenienti da Marocco (44), Mali (37), Nigeria (31) e Gambia (23); tra gli europei, i più numerosi provenivano dalla Serbia (10). Le coperte distribuite a chi non ha potuto o voluto accedere al ricovero notturno sono state circa 2.500.

A Casa San Martino è possibile svolgere due modalità di volontariato: il coinvolgimento attivo nelle varie fasi dell’accoglienza serale, oppure il volontariato di relazione. È infatti possibile mettersi a disposizione per un servizio di pura relazione, svincolato dagli impegni operativi dell’accoglienza al dormitorio, proprio per vivere appieno l’esperienza del “farsi prossimi”, cioè quella dimensione di relazione umana che rappresenta il bisogno primario per chi è, temporaneamente o meno, senza una dimora.

Casa Santa Lucia. A Casa Santa Lucia nel 2017, nell’arco dei 255 giorni di apertura (dal lunedì al venerdì) dello sportello accoglienza e segretariato sociale, gli educatori hanno svolto 5.690 ore di servizio, coadiuvati dai volontari che ne hanno offerte 2.691. Per ogni giorno di apertura sono stati effettuati in media 12 colloqui e le persone accompagnate, per una o più volte, al fine di un percorso individualizzato di inclusione sociale sono state 574, mentre quelle aiutate economicamente una o più volte sono state 312. Nell’arco dell’anno sono stati 13.786 gli accessi alle attività pomeridiane: sono state effettuate 5.182 docce, 720 lavaggi di biancheria in lavanderia, e sono stati distribuiti 4.500 capi di abbigliamento; 33 le persone che hanno partecipato al laboratorio occupazionale “Starter” e 2 gli ospiti che hanno volontariamente coadiuvato gli operatori nei servizi pomeridiani, per un totale di 1.420 ore.

La mensa ha preparato e distribuito 24.190 pasti, così suddivisi: nei 151 giorni feriali (venerdì, sabato e lunedì) sono stati serviti 11.868 pranzi e 6.810 cene, mentre nei 63 giorni festivi sono stati serviti 5.512 pranzi e 2.074 cene. Casa Santa Lucia offre anche un servizio di ascolto e consulenza medica, che nel 2017 ha registrato 241 accessi, nel 90% dei casi per patologie stagionali, temporanee o infortuni.  Circa i rimpatri mutuati per motivi di salute o di grave disagio personale, nel 2017 è stata aiutata a tornare nel proprio paese una persona dalla Nigeria che era accolta al ricovero.

L’appello per volontari, viveri e donazioni

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