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Riapre il torrione di piazza Castello: l'anteprima

Il Torrione di Vicenza diventa museo. Presentato il nuovo allestimento che debutterà con una mostra a maggio. Da secoli segna il paesaggio urbano di Vicenza

Tra i monumenti-simbolo cittadini, il Torrione di porta Castello ha ispirato artisti di ogni tempo. Eppure sono ben pochi coloro che possono dire di esservi entrati, di aver asceso le sue scale, di aver abbracciato con lo sguardo dalla sommità l’intero territorio urbano. Fino ad oggi. Dopo pazienti lavori durati mesi, l’apertura al pubblico della fortificazione scaligera è ormai imminente: i primi di maggio, quando l’antico edificio accoglierà i visitatori. Mostrandosi al pubblico, fin da subito, nella sua nuova veste: quella di spazio dedicato all’arte contemporanea.

Ad annunciarlo è la Fondazione Coppola, l’ente nato per volontà dell’omonimo imprenditore e mecenate con il preciso scopo di assicurare una nuova vita, nel segno del contemporaneo, a uno dei monumenti più antichi e importanti di Vicenza, da secoli sottratto alla fruizione del pubblico. L’impegno della Fondazione è stato triplice. Prima l’acquisto del Torrione e la sua donazione al Comune, in cambio della concessione trentennale per farne un polo artistico. Poi i lunghi e complessi lavori di restauro, rifacimento degli impianti, messa in sicurezza dei percorsi e degli spazi, seguiti con attenzione dalla Soprintendenza e ormai giunti a completamento.

Quindi la realizzazione degli allestimenti, dai pannelli alla nuova illuminazione museale, necessari per poter accogliere opere d’arte di diversa tipologia. Il percorso museale, messo a punto dagli architetti Paolo De Biasi, Francesco Durante ed Elisabetta Roman dello studio UP3 Architetti Associati, che si sono occupati dell’intero processo di restauro della struttura e del suo nuovo allestimento, si snoda lungo tutto il corpo architettonico: ad ogni livello sono stati installati pannelli dove troveranno collocazione le opere illuminate con un sistema a led con luce diffusa o puntuale, secondo le diverse necessità. Pannelli e corpi illuminanti esaltano volumi e spazi del torrione, sottolineandone le caratteristiche con presenze leggere sia visive che strutturali.

Il sistema di illuminazione permetterà la configurazione di diversi scenari prestabiliti e la possibilità di una loro variazione, gestibile attraverso un applicativo di ultima generazione. Il risultato ottenuto è un alto grado di flessibilità e facilità di utilizzo da parte dell’allestitore. Una particolarità, infine, non direttamente visibile del progetto, è quella di essere stato generato con un software BIM (Building Information Modeling), che restituisce un modello tridimensionale complesso, integrato e dinamico, contenente tutte le informazioni che riguardano il progetto stesso. Questo modello consente tra l’altro la visione di un tour virtuale e in futuro potrà essere utilizzato per simulare gli allestimenti o rendere possibile la visita a distanza della mostra, in una sua versione simulata ma molto realistica. L’intuizione di Antonio Coppola, stimato collezionista, è stata fin dal principio quella di trasformare un monumento medievale in uno spazio dedicato all’arte contemporanea.

L’apertura del Torrione coinciderà infatti con l’inaugurazione di una prima importante mostra che vedrà per protagonisti due artisti internazionali e i cui dettagli verranno svelati nelle prossime settimane. Così, la torre sorta nel XII secolo, ampliata da Ezzelino da Romano, abbattuta e poi ricostruita più grande con le fattezze di Castello a metà del ‘300, conoscerà un singolare destino: da icona della città, ritratta da innumerevoli artisti di ieri (tra tutti il Bellini della stupenda Pietà detta Martinengo, oggi alle Gallerie dell'Accademia di Venezia), a casa del tutto eccezionale per gli artisti di oggi. E belvedere di incomparabile bellezza sull’intero territorio berico: come hanno potuto sperimentare i quasi 1500 vicentini che affollarono, l’anno scorso, le visite alla Torre prima dell’avvio dei lavori. Una risposta entusiastica, che testimonia di una grande attesa.

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