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Ora legale 2023, ci siamo: quando spostare le lancette

La sveglia va messa in avanti, quindi dormiremo un'ora in meno, i vantaggi e gli svantaggi

Sta per tornare l'ora legale. Il cambio di orario scatterà nella notte tra sabato 25 e domenica 26 marzo 2023. Le lancette degli orologi andranno spostate un'ora in avanti, con le 2 che diventeranno le 3. Si torna all'orario solare domenica 29 ottobre.

La primavera porta con sé l'ora legale, ossia la convenzione (non solo italiana bensì europea) di mettere avanti di un'ora le lancette degli orologi durante il periodo primaverile ed estivo, per avere più la luce solare nel tardo pomeriggio, le giornate saranno all'apparenza più lunghe, il buio arriva più tardi. Questo fa in modo di consumare meno energia elettrica.

Sarà l’ultima volta che avremo il cambio tra solare e legale? 

La risposta è no! L’Italia ha detto no, all’abolizione del Cambio tra ora solare e ora legale. Questo significa che nel nostro Paese resterà ancora in vigore il doppio orario.

Nel 2019 il parlamento europeo aveva votato per la fine del cambio di orario, lasciando però agli stati membri dell'unione il diritto di decidere il da farsi. L'Italia ha scelto di lasciare le cose inalterate. 

In quali stati sarà abolito il cambio? Più luce a disposizione avvantaggia soprattutto i paesi del Sud Europa che potrebbero quindi scegliere la legale per tutto l'anno. Il Nord Europa invece si orienta verso l'ora solare, quì le giornate estive sono già molto lunghe a causa della vicinanza con il Polo Nord. In Finlandia d'estate il sole sorge prima delle quattro del mattino e tramonta quasi alle 23.00.

Quando è stata adottata l'ora legale?

Ideata da Benjamin Franklin e proposta sul Journal de Paris nel 1784, l’obiettivo dell’ora legale era quello di sfruttare la presenza maggiore di luce, risparmiando sull’utilizzo delle candele. Proposta inascoltata, ad adottarla all’inizio fu il Regno Unito dopo la Prima Guerra Mondiale. Seguirono altri Paesi tra cui l’Italia. Tutta l’Europa passò all’ora legale nel 1996. In Italia il cambio avvenne inizialmente nel 1916, per la prima volta nel nostro Paese si spostarono le lancette avanti di un'ora, ma la decisione non fu continuativa negli anni. Dal 21 maggio 1966, invece, in pieno periodo di crisi energetica, il cambio tra ora solare e ora legale divenne fisso.

L'ora legale e le conseguenze per l'organismo

Se da una parte c’è il vantaggio di un’ora in più di luce, dall’altra questo provvedimento ha conseguenze (minime, va detto) sul nostro organismo: il cambo di orario, infatti, influisce sull’umore, può causare difficoltà di concentrazione, stress e disturbi del sonno. Per affrontare al meglio il ritorno all’ora legale e aiutare il nostro bioritmo ad adeguarsi al cambiamento, i consigli sono sempre gli stessi: la domenica successiva al cambio bisogna alzarsi sempre alla stessa ora e non un’ora dopo rispetto al solito; durante la giornata, inoltre, bisogna fare un po’ di esercizio fisico così da arrivare stanchi la sera e andare a dormire al consueto orario. E' utile anche consumare i pasti alla stessa ora di sempre.

Il passaggio dall'ora solare all'ora legale può avere effetti sul nostro organismo e può provocare stanchezza, irritabilità, disturbi del sonno e stress. Il tutto solitamente svanisce nel giro di pochi giorni, con i vantaggi che l'orario estivo porta con sé. Per adattarsi meglio al cambio, comunque, gli esperti consigliano di anticipare gradualmente, ad esempio di un quarto d'ora, gli orari dei pasti e il momento di andare a letto. Un altro suggerimento è quello di passare più tempo all'aria aperta, per far abituare il corpo al nuovo orario e risincronizzare il nostro orologio interiore.

L'ora legale resterà in vigore fino al 29 ottobre 2023 quando tornerà in vigore l'ora solare e le lancette andranno spostate indietro di un'ora.

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