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Multe a chi disturba i cacciatori, Lac: "Stop alla legge regionale liberticida veneta"

La normativa sul disturbo venatorio, proposta dal consigliere regionale Berlato, e diventata poi legge infiamma la polemica. Ad intervenire è ora la Lega abolizione caccia

Sull'approvazione della legge proposta consigliere Sergio Berlato (FdI) che commina pesanti sanzioni amministrative a chiunque, con lo scopo di impedire intenzionalmente l’esercizio dell’attività venatoria e della pesca, ponga in essere atti di ostruzionismo o di disturbo a pescatori e cacciatori nella loro attività, è intervenuta la Lac, Lega abolizione caccia.

"Sergio Antonio Berlato è un consigliere regionale veneto, già assessore regionale ed europarlamentare, piuttosto monomaniaco - spiegano  -  Si occupa pressochè esclusivamente di caccia e di tutto quanto possa garantire la possibilità di ammazzare quei pochi esseri viventi che in Veneto riescono a sfuggire a quella giungla di pedemontane, svincoli, capannoni, villette a schiera, diserbanti, città mercato, tangenziali, inquinamenti che ammorbano la un tempo ridente campagna veneta".

"In un Paese normale, cioè non in Italia, - continuano - non lo calcolerebbe nessuno, in Veneto, invece, fa il legislatore. La sua è un’attività continua – dall’amputazione del parco naturale regionale dei Colli Euganei, ai monolocali per la caccia, al nomadismo venatorio –  che inizia a stufare pure gli alleati della Lega Nord, che pure sono di bocca buona in materia".

"L’ultima perla giuridica frutto dell’onorevole Berlato e dell’accondiscendenza un po’ succube della maggioranza di centro-destra della Regione Veneto - sottolineano - è la legge regionale Veneto n. 1 del 17 gennaio 2017, che dispone sanzioni amministrative da 600 a 3.600 euro nei confronti di “chiunque … ponga in essere atti di ostruzionismo o di disturbo” contro la caccia o la pesca sportiva".

"Nelle intenzioni del buon Berlato - puntualizzano -  così verrebbero sanzionati i partecipanti alle manifestazioni anti-caccia in occasione delle aperture delle stagioni venatorie. Una norma liberticida, in palese contrasto con il diritto di esprimere la propria opinione e la connessa libertà di manifestazione sanciti dagli artt. 17 e 21 della Costituzione".

"L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus ha, quindi, provveduto (19 gennaio 2017) a interessare con una motivata istanza il Governo nazionale perché impugni la legge regionale Veneto n. 1/2017 davanti alla Corte costituzionale per lesione dei diritti fondamentali del cittadino e delle competenze statali esclusive (art. 127 Cost.). Non solo".

"Mette gratuitamente a disposizione di associazioni, comitati, cittadini un fac simile di analoga istanza da completare e spedire direttamente al Governo. - concludono - Per ottenerla basta richiederla all’indirizzo di posta elettronica grigsardegna5@gmail.com. E’ ora di difendere le libertà fondamentali contro questi beceri tentativi".

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