Leonardo Frigo: l'artista vicentino che dipinge la Divina Commedia sui violini
Unendo le sue passioni per la musica e le arti visive, il giovane asiaghese disegna a mano sugli strumenti le scene dantesche
L’Inferno di Dante è uno dei capolavori indiscussi della letteratura mondiale. Un giovane artista ha pensato di rendere omaggio a quest’opera in modo davvero particolare: dipingendola sui violini! Si chiama Leonardo Frigo ha 26 anni ed è originario di Asiago (Vicenza).
I 33 violini più un violoncello (uno per ogni canto dell’Inferno), sono tutti dipinti a mano con china (in realtà un mix di chine diverse creato ad hoc per attecchire bene sul legno) utilizzando un pennino a immersione. Dopo averli disegnati (per ognuno l’artista impiega dalle 150 alle 200 ore) li cosparge di una vernice trasparente e solo alla fine monta le corde. Il suo stile richiama i tatoo più moderni.
Ha incontrato Dante Alighieri per la prima volta a sei anni, quando sua madre gli ha regalato la prima Divina Commedia illustrata per bambini. Da quel momento è stato amore, per l’Inferno. Leonardo Frigo è uno dei tanti giovani italiani fuggiti all’estero: classe ’93, originario di Asiago, dopo una laurea in restauro presso l’Università Internazionale dell’Arte di Venezia si trasferisce a Londra, ormai cinque anni fa. In valigia solo due violini.
Ogni violino, su cui l'artista lavora almeno un mese, racconta una storia diversa e narra la Divina Commedia, una delle sue principali ispirazioni artistiche.
"Sono riuscito a riunire musica, poesia, design e artigianato in un unico pezzo d'arte unico. Si tratta di 34 strumenti musicali, 33 violini e 1 violoncello, sui quali ho realizzato disegni ispirati al primo capitolo della Divina Commedia: l'Inferno. Ogni strumento musicale è dedicato a un canto specifico. Sulla sua superficie, i violini mettono in mostra simboli, scene e personaggi chiave tratti dall'immaginario del poema scritto da Dante Alighieri centinaia di anni fa.
Il mio lavoro nasce da una ricerca profonda che ha radici nella mia passione per la lettura, per l'arte, per il racconto visivo e, in particolare, per il capolavoro di Dante. L'Inferno di Dante mi ha sempre ispirato fin da bambino, probabilmente posso dire che mi ha insegnato a immaginare e sognare.
Pertanto, dopo aver preso appunti e annotazioni su ogni canto, inizio a cercare simboli, nomi e bei disegni che, messi insieme, raccontino la storia scritta da Dante. Quando il progetto finale è chiaro nella mia mente, sono pronto a dipingere i disegni in bianco e nero a mano, con inchiostro nero, sull'intera superficie del violino. Lo strumento viene quindi verniciato e installato sulla sua base. Ma non finisce qui: ogni violino è accompagnato da un accurato testo descrittivo, sia in italiano che in inglese, che ne evidenzia e analizza tutti i dettagli."
Il suo progetto sui canti dell’Inferno della Divina Commedia illustrati su strumenti musicali è giunto ora al termine. Un lavoro a cui Leonardo Frigo ha dedicato cinque anni della sua vita e che è molto apprezzato, con migliaia di visualizzazioni su Instagram.
La mostra aprirà in Basilica palladiana potrà essere visitata fino al 31 agosto 2021.
Ph.Credit Leonardo Frigo