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Code all'Ufficio immigrazione e post razzisti: "Voi italiani non vi lamentereste?"

Una nostra lettrice, nata a Vicenza da genitori proveienti dall'ex jugoslava commenta con amarezza i commenti alla foto che documenta la situazione nei locali di viale Mazzini

Pubblichiamo integralmente la mail che ci ha inviato una studentessa vicentina, che frequenta l'università di Padova, a proposito dell'ennesimo post che ha scatenato i "leoni da tastiera". Aggiungiamo solo quanto le abbiamo risposto, cioè che, purtroppo, spesso non abbiamo il tempo sufficiente per moderare i commenti offensivi e a volte oltre la legalità. 

"A volte penso, o meglio spero, che i lettori di questa pagina non commentino con dovuta attenzione alcuni post. Mi sono imbattuta nel post riguardante i permessi di soggiorno e la situazione in viale Mazzini, ma la cosa che mi ha fatto un enorme dispiacere sono stati i commenti, come chi scrive "Qua lavoriamo con 40 gradi"; mio papà faceva il muratore, nonostante​ questo non insultava i cosidetti 'immigrati" - parola che vorrei tanto non leggere - perché non riuscivano ad aspettare senza climatizzatore per ore in fila, perdere giornate di lavoro, tornare mesi dopo per le impronte, tornare mesi dopo per il ritiro del permesso. Leggo commenti alquanto 'saggi' in cui si dichiara 'non ce ne fotte un c***o", a parte il lessico, privo di eleganza e di cultura, ma altrettanto di comprensione ed educazione.

Sono un' "immigrata", come mi definireste voi. Anzi, lo sono per metà, sono nata a Vicenza, ma non di origini italiane. Ho aspettato file interminabili, senza climatizzatore, l'odore si sente e penso sia normale. Non mi sono mai lamentata delle condizioni, nemmeno delle mancanze da parte del personale, che talvolta mi si é rivolto come se io non fossi capace di intendere e capire.

Io chiedo alle persone in questione di rileggere i propri commenti e di chiedersi se é veramente​ giusto rivolgersi in questo modo, con tale aggressività e ignoranza. Purtroppo so che​ non posso, ma vorrei tanto chiedere alle poste e servizi simili dove accedono la maggior parte degli italiani di spegnere l'aria condizionata e di aumentare il tempo di attesa.

Quale sarebbe la reazione degli italiani, di questo popolo così civile ed educato, in confronto a queste persone immigrate? Spero di suscitare un po' di riflessione e magari vergogna in chi ha scritto certe cose"

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