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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Arzignano, Alberto Tadiello realizzerà il monumento di Arciso Mastrotto

L'artista Alberto Tadiello è risultato vincitore del concorso "Arciso Mastrotto memoria e futuro", fortemente voluto dalla famiglia Mastrotto in ricordo del fondatore dell'omonimo Gruppo.

Una scultura in marmo, che riproduce in scala l'impressione lasciata da una mano su una porzione di plastilina. Una vera e propria impronta, che sarà trasformata in una scultura tridimensionale, alta oltre 2 metri.

Sono questi i tratti salienti dell'opera di Alberto Tadiello risultata vincitrice del concorso "Arciso Mastrotto memoria e futuro" fortemente voluto dai figli Santo, Bruno, Angelo, Rino, Mario e Teresinella per celebrare la figura del padre Arciso, fondatore, quasi sessant'anni or sono dell'omonimo Gruppo conciario, oggi leader a livello mondiale.

L'opera è stata scelta come vincitrice ieri, martedì 17 maggio, da una giuria composta dai critici d'arte di fama internazionale Andrea Bruciati e Luca Beatrice, da Santo e Bruno Mastrotto e dall'assessore alla cultura del Comune di Arzignano Mattia Pieropan, con la seguente motivazione: «Attraverso la metaforica impronta di una mano nell'argilla, l'artista ha voluto evidenziare il contributo della famiglia Mastrotto alla comunità di Arzignano, sottolineando il rapporto tra il passato e la storia protesi verso il futuro, aprendosi alle nuove generazioni».

Il progetto ora entrerà nella sua fase realizzativa e troverà definitiva collocazione nel prossimo autunno ad Arzignano, al centro della rotatoria all'incrocio fra via Kennedy, via Arciso Mastrotto e via dei Mille.

L'iniziativa, organizzata con il supporto della curatrice Elena Dal Molin, fondatrice di Atipografia Associazione Culturale, è iniziata, circa 5 mesi fa, con la consegna di un invito a 20 artisti emergenti del panorama nazionale e internazionale, dei quali 14 hanno risposto presentando il proprio progetto.

Lavori molto fedeli alla consegna affidata ed estremamente pertinenti, nonostante la grande eterogeneità: gli artisti hanno dato alla luce progetti molto differenti nelle forme, nei materiali impiegati e nell'approccio, esprimendo comunque i valori di Arciso che continuano ancora oggi a contraddistinguere le industrie conciarie dei fratelli Mastrotto.

«A nome di tutti i fratelli, siamo molto felici del lavoro di questo artista, - commentano Santo e Bruno Mastrotto - con estrema coerenza al tema proposto e con semplicità è riuscito a stupirci e ad emozionarci, proponendo una vera e propria opera d'arte. Siamo orgogliosi che questo progetto prenda vita e venga collocato in Arzignano, come ulteriore simbolo del profondo legame che si è creato con la città. Ringraziamo tutti gli artisti che hanno deciso di mettersi in gioco in questo concorso, scegliere il vincitore non è stato semplice: tutti i lavori racchiudono l'essenza dei valori di cui nostro padre Arciso è portatore, come la passione, l'attitudine al cambiamento e il senso della famiglia, valori adesso fondanti per le nostre aziende. I progetti consegnati sono vere e proprie espressioni di creatività, di altissimo livello, e dimostrano ulteriormente quanto le iniziative promosse possano rendere particolarmente fertile il territorio non solo dal punto di vista economico ma anche culturale».

Grande soddisfazione anche per il vincitore del concorso, Alberto Tadiello, che commenta così: "Non posso che essere contento! Non solo e non tanto della vincita - un senso di soddisfazione è in questo caso assolutamente scontato - ma della possibilità di potermi confrontare con la figura di Arciso, con la sua semplice e potentissima propensione al Fare. Il lavoro di un artista non è poi così distante, così lontano dalla trama di pensieri e desideri che cova nella vita di un grande imprenditore... mi interessa molto il possibile ponte tra questi due mondi. E penso che la stretta, l'impressione scultorea che sto progettando, racconterà anche di questo."

"L'opera - afferma Elena Dal Molin, curatrice dell'iniziativa - rappresenta metaforicamente il fare, un fare sapiente e connaturato nel membro della famiglia. Tadiello risolve la materia in un gesto. Semplice, coerente, elegante e di tutti. Questa scultura apre la cittadinanza all'arte contemporanea. Per questo sono molto soddisfatta del risultato, e mi complimento con la famiglia Mastrotto per aver sostenuto questo progetto".

«Il progetto di Tadiello - commenta Mattia Pieropan, assessore alla cultura del Comune di Arzignano e membro della giuria - ben esprime i valori più profondi e la vivacità sociale della nostra terra, che costituiscono il terreno fertile sul quale si è sviluppato il successo economico ed imprenditoriale della valle. Sarà un'opera non solo celebrativa del passato ma rappresenterà, al contempo, la voglia delle giovani generazioni di plasmare il futuro. Da parte della Città di Arzignano un sentito ringraziamento alla famiglia Mastrotto che ha dimostrato grande lungimiranza e amore per la nostra città».

La Giuria ha inoltre assegnato anche una menzione speciale ai progetti e alle idee di Diego Soldà e Federico Traverso. Il primo progetto prende spunto dalla struttura utilizzata nelle concerie per l'asciugatura delle pelli, lasciandosi ispirare inoltre dai molteplici colori. L'opera ricorda volutamente anche un albero: simbolo archetipo della vita che cresce, simbolo di immortalità perché i suoi semi continueranno a vivere, legame concreto con la terra e con il territorio. Il secondo lavoro premiato è quello dell'architetto Federico Traverso, nella cui opera si assiste ad un cambio di prospettiva. Infatti, vista da una parte, lascia vedere il disegno di una mano tesa verso l'alto, emblema del futuro; vista dall'altra, l'opera mostra il volto di Arciso Mastrotto e, quindi, simbolicamente anche il concetto di memoria.

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