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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Scuola Noventa Vicentina

"Scuola senza zaino": nel vicentino i libri restano in classe

Noventa in prima linea per un nuovo modello didattico a "misura di bambino"

Una scuola senza zaini, senza voti, senza cattedra, dove la diversità non fa la differenza, dove gli alunni apprendono soprattutto la passione per la conoscenza. Il promotore di questo modello scolastico si chiama Marco Orsi , un dirigente di Lucca. La prima scuola di questo tipo è nata in Toscana più di dieci anni fa. Da allora, cento Istituti della regione Toscana hanno abbracciato questa modalità  e poi, via via, altre realtà scolastiche  del territorio italiano hanno seguito l’ esempio.

La Scuola Primaria M. Bertapelle di Noventa Vicentina, è entrata  da poco tempo a far parte di questa rete. Alcune insegnanti, grazie anche al sostegno del Dirigente, del Vicepreside, e per la parte economica della collaborazione dell’ Amministrazione Comunale.  Attualmente si contano ben quattro classi che hanno adottato la nuova modalità.

Entrando nell’edificio scolastico si sente una nuova atmosfera, si coglie un nuovo fermento : aule colorate, bambini non più isolati nei banchi, ma che lavorano gioiosamente insieme, che litigano, di-scutono, prendono decisioni, si aiutano. Il materiale è condiviso : non esistono parole come “ mio” o “tuo”perché tutto è di tutti. Le sedie hanno “ le zampe”: palline da tennis che attutiscono il rumore quando i bambini le spostano. Gli alunni liberi di alzarsi a piacere, di lavorare in piedi se lo deside-rano, di uscire dall’aula per sgranchirsi un po’ le gambe.

Per andare in bagno non si deve chiedere il permesso alla maestra: c’è un semaforo che regola le uscite , basta  appendere la chiave sul rosso se si vuole uscire e sul verde quando si torna. La noia non esiste : chi ha finito il compito può dedicarsi ad altre attività di propria scelta comodamente seduto nel tappetone dell’ “ agora’. Ognuno impara con i propri tempi, chi è stanco può fare una pausa. L’aula è ricca di materiali, in particolar modo quelli di tipo montes-soriano, che facilitano l’ apprendimento di concetti astratti , che mi-gliorano la motricità fine  e che sviluppano il potenziale creativo di ciascuno.

Gli argomenti vengono proposti con brevissime lezioni frontali ma viene lasciato molto spazio per ricercare informazioni e soluzioni in coppia o in gruppo, per attingere informazioni da attività concrete. La classe diventa una piccola comunità dove gli alunni possono spe-rimentare in prima persona il valore della cittadinanza. Le regole non sono imposte ma scaturiscono da situazioni reali e da necessità evidenziate dagli alunni stessi. I voti non servono, la motivazione ad impegnarsi nasce dalla voglia di conoscere e dal  senso di responsabilità che ogni alunno impara. 

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