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Le lapidi invadono la città: manifesti choc contro le fake news

La campagna nazionale per mettere in guardia la popolazione dalle bufale sul web in ambito sanitario è stata promossa dalla Federazione degli Ordini dei Medici. In Veneto Vicenza ha fatto da apripista

C'è un orsetto di peluche vicino alla lapide. Sopra la scritta: "Non mi hanno vaccinato per paura dell'autismo". È solo uno dei manifesti che nei giorni scorsi hanno letteralmente tappezzato la città di Vicenza. Si tratta della campagna anti-bufale sul web in materia sanitaria avviata dalla Federazione degli Ordini dei Medici per sensibilizzare la popolazione sui rischi delle indicazioni sulle presunte cure a malattie che si possono trovare in rete.

Sono 10 i maxi cartelloni stradali di 6 metri per tre che appaiono sui muri della città. Tutti mostrano una foto di una lapide, ognuno con una scritta differente: "Avevo acquistato sul web un farmaco miracoloso"; "Ho curato il cancro con il bicarbonato di sodio"; "Avevo letto che una dieta di sei uova al giorno faceva dimagrire"; "Credevo fosse un vero dentista: avevo un tumore alla bocca non diagnosticato". Duecento manifesti più piccoli sono invece comparsi in farmacie, studi medici e pediatri della provincia.

L'iniziativa di forte impatto è stata voluta dalla Federazione degli Ordini dei Medici (Fnomceo) per combattere con questa campagna nazionale, lanciata a Vicenza come apripista del Veneto, tutte quelle bufale pericolose messe in atto anche da individui senza scrupoli allo scopo di ricavarne qualche profitto. "Una bufala ci seppellirà" è il nome dell'operazione che ha lo scopo di lanciare un messaggio ben preciso alla popolazione: "Se state male rivolgetivi al medico"

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