ZAIA BLOCCA LA NUOVA S.R.L. DEL CONSORZIO DI BONIFICA APV Bressan (PDL): decisioni condivisibile che apre a un confronto più sereno   Fermi tutti! La Giunta Regionale del Veneto – e di ciò non nascondo la mia personale soddisfazione - con uno specifico Decreto a firma di Luca Zaia vuole vederci chiaro e chiede chiarimenti su “Energie Venete”, ossia la costituenda srl del Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta “pensata” per produrre energia elettrica da fonti rinnovabili e oggetto di critiche e di un “malumore” diffuso espresso pubblicamente anche dal Presidente del Consiglio regionale Clodovaldo Ruffato nonché dall’Assessore regionale Massimo Giorgetti. – così esordisce Alberto Bressan consigliere comunale del PDL a Schio. Uno stop – e questo va a merito del Presidente Luca Zaia coerente con il processo di razionalizzazione delle spese in atto in Regione Veneto – che ha l’intento innanzitutto di  “chiedere chiarimenti sulle motivazioni per le quali il Consorzio ha ritenuto vantaggiosa la costituzione della società “Energie Venete s.r.l.” non valutando “altre forme di gestione”. Il Presidente della Regione Veneto vuole inoltre vederci chiaro chiedendo al Consorzio “un’analisi su tutti i costi e i benefici” nonché “una descrizione dell’ipotesi organizzativa riguardante anche le risorse umane che dovranno operare in tale futura società”. Ma le richieste di chiarimenti non si fermano e la Regione Veneto chiede lumi – continua il consigliere del PDL scledense - sullo Statuto della Energie venete srl che prevede stranamente una assemblea dei soci dal momento che l’unico socio è il Consorzio di Bonifica Apv. Il Decreto infine entra opportunamente in aspetti della vicenda decisamente ancora opachi  chiedendo “le motivazioni per cui si è ritenuto di provvedere alla nomina del Consiglio d’Amministrazione della futura società, nonché del relativo Presidente e Amministratore delegato, considerato che tale società non è ancora stata costituita”. In definita e riassumendo la Giunta Regionale e il Governatore Zaia chiede garanzie precise e documentate su poche ma fondamentali questioni: economicità della scelta, analisi dei costi/benefici, trasparenza e chiarezza sui conti, linearità e coerenza nelle scelte. E ora la decisione – saltata di fatto la procedura del silenzio/assenso – passerà necessariamente per un atto della Giunta regionale che ha avocato a sé la piena responsabilità del giudizio finale. Personalmente – avendo da subito espresso le mie perplessità su questa operazione – credo che questo Decreto di Zaia – spiega Alberto Bressan - abbia il merito di ristabilire  “normalità” nei rapporti fra enti, senza correre per arrivare a una approvazione “il prima possibile” ed inevitabilmente affrettata. Garantendo così  tutte le parti e lasciando al Consorzio di bonifica APV tutto il tempo per dimostrare le ragioni della scelta fatta, in modo tale che alla fine chi dovrà decidere lo possa fare, una volta avuti i chiarimenti tecnici richiesti, sulla scorta di una valutazione politica che necessariamente antepone l’interesse generale a quello delle parti e dei singoli. Inoltre mi auguro, ora che la questione è sul tavolo del Governatore del Veneto, che anche sul fronte vicentino, la parte veronese ha fatto e continua a fare la propria parte, si apra un confronto sul tema con in prima fila, qualunque sia la posizione, i consiglieri regionali berici finora “timidi” sulla vicenda. Credo che il modo concreto – conclude Alberto Bressan – per chi come il sottoscritto è amministratore di rispettare i cittadini più delle dichiarazioni e dei propositi stia nel grande senso di responsabilità e attenzione per come si spende il denaro pubblico. Volere chiarezza su Energie Venete per il sottoscritto significa innanzitutto buona amministrazione. il resto è pura e semplice demagogia.