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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Esercito a Campo Marzo, Variati: “Attendiamo che il ministero prenda una decisione”

Il sindaco sul blitz della polizia: "Abbiamo promesso di dare un giro di vite e questi interventi ne sono la prova"

Il sindaco Achille Variati, fuori città per alcuni giorni, è stato tenuto informato e aggiornato dal questore Giuseppe Petronzi sul blitz avvenuto a Campo Marzo mercoledì 16 agosto, alle 16.30 che ha visto impegnata anche la polizia locale insieme a equipaggi territoriali delle volanti della Digos, alla squadra mobile divisione anticrimine, all'ufficio immigrazione, al gabinetto provinciale di polizia scientifica, all'unità del reparto prevenzione crimine di Padova, al reparto mobile di Padova e a due unità cinofile della Polizia di Stato.

“Al questore un plauso per il risultato ottenuto e per aver trasmesso un messaggio chiaro che ancora una volta diamo alle persone che delinquono e che provocano degrado a Campo Marzo. Abbiamo promesso di dare un giro di vite e questi interventi ne sono la prova – ha commentato Variati -. In tutte le città italiane gli immigrati richiedenti asilo, dopo dinieghi di primo e secondo grado, rischiano di diventare degli sbandati, pertanto è necessaria determinazione per far rispettare le regole: chi non possiede i requisisti per rimanere in Italia deve essere accompagnato forzosamente nei centri di espulsione per essere rimpatriato".

E sulla questione dell'arrivo dei militari a Vicenza, il sindaco ha aggiunto: "Attendiamo che il Ministero dell’interno, dopo la pausa estiva, prenda una decisione in merito alla richiesta dell’esercito a Campo Marzo, esercito che potrebbe arrivare in città nell’ambito del progetto “Strade sicure”.

"Nel frattempo – ha proseguito Variati - le varie azioni coordinate tra le forze di polizia stanno portando ulteriori risultati tanto che per gli spacciatori la piazza di Vicenza comincia ad essere ritenuta pericolosa a seguito dei frequenti controlli. Purtroppo la domanda di sostanze stupefacenti da parte dei giovani continua ad essere molto alta pertanto è necessario avviare un’importante azione anche sul campo dell’educazione e della prevenzione. Con la ripresa dell’anno scolastico incontrerò il dirigente dell’ufficio scolastico provinciale Giorgio Corà per fare il punto e per valutare possibili interventi educativi e di prevenzione per tentare di arginare un fenomeno che rischia di diventare una vera e propria piaga sociale”.

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