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Troppe moto sui Colli Berici: "Violazioni continue bisogna confiscare"

Il progetto di legge, firmato dalla consigliera regionale Cristina Guarda, prevede la confisca dei motocicli che violano i percorsi naturalistici

Ripetute violazioni di mezzi motorizzati lungo percorsi e luoghi naturalistici. Per la consigliera Cristina Guarda, prima firmataria del progetto di legge di modifica dell’articolo 7 della legge regionale 31 marzo 1992, n. 14 “disciplina della viabilità silvo-pastorale”, bisognerebbe prevedere la confisca.

“Da troppo tempo in Veneto si verificano continue incursioni di moto, motoslitte e motociclette che deturpano boschi e pascoli, sentieri e letti di torrenti, mettendo a rischio l’incolumità di chi percorre questi luoghi a piedi, in bicicletta o a cavallo. Le sanzioni attuali, previste dalla Regione, non hanno alcuna efficacia nell’arginare il problema. Vanno dunque previste misure più stringenti, come la confisca dei mezzi in caso di ripetute violazioni”.

La consigliera specifica che sono numerosi i Comuni, in primo luogo quelli dell’area berica, che hanno chiesto su questo fronte maggiore severità e tutele.

"La mia proposta supportata dal Partito Democratico, che raccoglie queste sollecitazioni, non vuole rappresentare un’azione repressiva nei confronti di coloro che praticano il motocross o altri sport con veicoli motorizzati ma anche uno strumento di tutela della loro stessa incolumità. Inoltre – conclude Guarda - vuole essere uno stimolo per l’individuazione di spazi separati e sicuri per lo svolgimento di pratiche sportive con mezzi motorizzati, favorendo il rispetto e la convivenza tra fruitori e proprietari dei terreni (talvolta coltivati o in zona SIC) e salvaguardando i fondi, i sentieri, la fauna e la flora, la storia e l’uso tradizionale e turistico dei percorsi”.

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