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Monti boccia lo statuto veneto, Zaia: "Problema politico serio"

Il punto del contendere è l'auotonomia finanziaria: "Spero che ci sia stata solo una distrazione e sono convinto che domani si capiranno le nostre ragioni. In caso contrario, è un serio problema politico"

Non è piaciuto il nuovo statuto veneto al presidente del consiglio Monti. In particolare sono state bocciate la nuova legge elettorale e le norme sull'autonomia fiscale.  Il presidente del Veneto, Luca Zaia, domani a Roma, nell'incontro con il premier Monti difenderà la legittimità del nuovo Statuto regionale dopo l'impugnazione effettuata dal Governo.

"Approfittiamo - ha spiegato Zaia - dell'appuntamento già fissato per altre partite: avendo la possibilità di incontrare anche i tecnici, in piena serenità spiegherò a Monti che la parte contestata non è assolutamente illegittima, perché prevista dalla Costituzione e avallata da sentenze della Corte Costituzionale". Il riferimento di Zaia, che, sul tema, ha incontrato anche il presidente del Consiglio veneto, Clodovaldo Ruffato, è a un articolo dello Statuto, nella parte in cui parla di 'autonomia finanziaria'.

"Spero che ci sia stata solo una distrazione e sono convinto che domani si capiranno le nostre ragioni, trovando una soluzione. In caso contrario, saremmo in presenza di una situazione gravissima, perché errare è umano, ma perseverare diabolico, e, se di deciderà di andare fino in fondo con l'impugnazione, si creerebbe un serio problema politico. In ogni caso, non avendo ancora visto carte ufficiali in merito, restiamo ancora alla finestra, difendendo le nostre ragioni fino in fondo, perché non esistono detentori del sapere e quindi non bisogna necessariamente cambiare posizione ogni volta che il Governo la pensa diversamente da noi".

Quanto, invece, alla richiesta di un intervento da parte dei parlamentari veneti, invocata da più parti, Zaia rileva: "questa come per tutti i provvedimenti amministrativi è una partita che stiamo seguendo in prima persona. L'intervento della lobby veneta dei parlamentari va invocato solo quando ce n'é veramente la necessità, cioé nel caso di partite che si giocano nelle aule del Parlamento".

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