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Sicurezza, 30mila euro per nuove telecamere: "Ma il problema è il lavoro"

"L'aumento dei punti di videosorveglianza - ha detto il sindaco Achille Variati - è stato concordato con la questura. La sicurezza è un tema aritificioso dell'opposizione, bisogna creare lavoro"

Tre nuove telecamere di videosorveglianza verranno installate in zona ovest. Il consiglio comunale, riunito a palazzo Nievo, ha approvato all’unanimità un ulteriore emendamento alla delibera sulla variazione di bilancio, che prevede un prelievo di 30 mila euro dal fondo di riserva, per dare immediata risposta ad una necessità della questura.

“Avremmo voluto utilizzare i 30 mila euro risparmiati con il progetto Strada amica – ha spiegato l’assessore alla sicurezza Antonio Dalla Pozza -, ma la Regione non ce li restituisce. Così invece che in servizi degli agenti, che non sono permessi dai vincoli del patto di stabilità, impiegheremo questi 30 mila euro in nuove telecamere senza diminuire lo stanziamento in sicurezza stabilito a inizio anno”. In questo modo le telecamere in città passeranno a 21 in totale, con la previsione di portarle a 25 entro breve tempo, installandone altre in centro storico.

“L’aumento dei punti di videosorveglianza – ha aggiunto il sindaco Achille Variati – è stato concordato con la questura con cui ci si sta confrontando per stabilire il posizionamento. Come le altre, anche queste telecamere saranno collegate e manovrate dalla centrale operativa della polizia locale e in via prioritaria dalla centrale della questura”.

Sempre oggi, sindaco e assessore hanno risposto agli attacchi dell’opposizione consiliare sul tema sicurezza. “La grande emergenza cui dare assoluta priorità – ha analizzato il sindaco -, e che sta alla radice di tante cose successe a Vicenza ultimamente e che ancora potrebbero succedere, è il lavoro, e quindi l’economia e lo sviluppo. Perché se continua ad aumentare il numero di italiani e stranieri che perdono il lavoro e cominciano a bighellonare per la città, se vengono a mancare le risorse per mangiare, allora la tensione sociale aumenta inevitabilmente e le problematiche della sicurezza diventerebbero più elevate. E la funzione della politica è anche quella di aumentare la ricchezza da trasformare in benessere in condizioni di equilibrio ed equità. Certo – ha aggiunto - non sottovaluto le problematiche della sicurezza. Ma è lo stesso questore e non io a dire che non c’è a Vicenza una situazione di allarme sociale. Anzi, c’è un tale grande lavoro di coordinamento tra le forze dell’ordine che mai come ora si può dire che c’è il pieno controllo della situazione soprattutto relativamente allo spaccio di stupefacenti”.


“L’opposizione – ha aggiunto Dalla Pozza - sta creando artificiosamente uno stato di tensione sul tema sicurezza. Li smentiscono però i dati sull’intensa attività della polizia locale e il fatto che quando c’erano loro ad amministrare la città le cose andavano esattamente allo stesso modo – ha precisato sfogliando un corposo fascicolo di articoli di cronaca tratti dalla stampa locale del 2007 -. La differenza è che quando eravamo noi all’opposizione ci siamo guardati bene, e gli articoli lo dimostrano, dallo strumentalizzare in modo così violento un tema talmente delicato, in grado di creare dannosi allarmismi tra la popolazione. Se qualcuno ha bisogno di visibilità elettorale vada dal suo assessore alla sicurezza provinciale e regionale a chiedere maggiori fondi per la sua città”.

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